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Judo, Manuel Lombardo padrone nei -73 kg del Grand Slam di Astana. Polling sul podio alla prima in azzurro!

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Manuel Lombardo
Manuel Lombardo / IJF

Seconda giornata di grande rilievo in chiave azzurra al Grand Slam di Astana, ultimo appuntamento del World Tour di judo in vista dei Mondiali di Abu Dhabi con in palio punti fondamentali in ottica ranking di qualificazione olimpica per Parigi 2024. L’Italia ha archiviato altri due piazzamenti sul podio, dopo il secondo posto di Matteo Piras nei -66 kg e il terzo di Andrea Carlino nei -60 kg uomini di ieri.

Ci si aspettava molto in questo day-2 da Manuel Lombardo e da Kim Polling e così è stato. Il piemontese è andato a prendersi una strepitosa vittoria nei -73 kg maschili. Per il 25enne nostrano è la quarta affermazione in carriera nei Grand Slam e la seconda in questo 2024, ricordando quanto fatto a Tashkent. Un risultato che ha permesso a Lombardo di portarsi al n.2 del ranking mondiale.

Un percorso entusiasmante iniziato contro il kazako Darkhan Koibagar in cui il judoka italiano ha saputo rimontare dopo il waza-ari subìto dopo 1’27”. Con un Te-waza / Seoi-nage e un waza-ari-awasete-ippon la rimonta si è compiuta. Contro il tedesco Alexander Bernd Gabler è arrivato il “cartellino rosso” per quest’ultimo visto l’Hansoku-Make. Opposto all’irlandese Joshua Green, un ippon spettacolare dopo 79″ di match.

Nella semifinale, contro l’azero Vusal Galandarzade, ancora uno splendido ippon ha regalato a Manuel la Finale. Nell’atto conclusivo, spettacolare il rendimento dell’atleta tricolore contro il russo Danil Lavrentev, con un waza-ari dopo appena 7″ e una gestione del confronto anche forse troppo arrischiata, visti i due shido. Vero è che il trionfo si è concretizzato. Una categoria nella quale l’altro italiano Manuel Parlati si è fermato negli ottavi di finale, sconfitto dal saudita Karim Abdulaev (waza-ari / waza-ari-awasete-ippon).

Per Polling, a rappresentare l’Italia per la prima volta dopo il nullaosta avuto dalla federazione olandese (visto il matrimonio con l’ex judoka azzurro Andrea Regis), la soddisfazione di un terzo posto nei -70 kg femminili di grande qualità. L’olandese, naturalizzata italiana, ha dunque piegato nel percorso della propria pool la svedese Ida Eriksson e la neerlandese Hilde Jager, prima di capitolare al cospetto della portoghese Tais Pina (Osaekomi-waza / Yoko-shiho-gatame). Ai ripescaggi la vittoria contro la danese Laerke Olsen (Osaekomi-waza / Kuzure-kesa-gatame) le ha permesso di sfidare la polacca Eliza Wroblewska. Un waza-ari dopo 55″ e un waza-ari-awasete-ippon ai 3’26” hanno fatto calare il sipario. In questa categoria c’è stata l’affermazione propria della lusitana Pina, vittoriosa nell’atto conclusivo contro la croata Lara Cvjetko. Niente da fare invece per Irene Pedrotti, subito eliminata dalla britannica Kelly Petersen Pollard in una sfida risoltasi al Golden Score e con un Ma-sutemi-waza / Sumi-gaeshi ai 7’47”.

Per quanto riguarda gli altri italiani impegnati quest’oggi, Bright Maddaloni Nosa negli 81 kg si è spinto fino agli ottavi di finale dove ha pagato dazio per un Hansoku-Make nel Golden Score contro lo svizzero Aurelien Bonferroni. Una categoria in cui l’uzbeko Sharofiddin Boltaboaev si è imposto nella sfida finale contro il tedesco Timo Cavelius.

Poca gloria anche nei -63 kg femminili con Flavia Favorini e Savita Russo subito eliminate: Favorini è stata battuta dalla russa Dali Liluashvili per Osaekomi-waza / Yoko-shiho-gatame, mentre Russo ha ceduto al Golden Score contro l’altra russa Kamila Badurova con un Ma-sutemi-waza / Ura-nage. Categoria in cui la migliore è stata la croata Katarina Kristo. Domani terza e conclusiva giornata con le categorie più pesanti e gli azzurri sul tatami saranno Giorgia Stangherlin nei 78 kg e Jean Carletti nei 100 kg.

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