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Ciclismo

Giro d’Italia, Petacchi: “Tiberi ha dato un segnale, Ganna non è in calo, Milan già tra i migliori”

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Antonio Tiberi
Tiberi / LaPresse

Archiviata ufficialmente la seconda settimana del Giro d’Italia 2024, abbiamo raggiunto telefonicamente Alessandro Petacchi per tracciare un bilancio provvisorio della Corsa Rosa volgendo già lo sguardo verso le ultime tappe per quanto riguarda le prospettive dei corridori italiani e non solo.

Tiberi esce ridimensionato dopo il Mottolino? Per lui vedi un futuro da discreto corridore nelle corse a tappe o potrebbe anche diventare vincente?

Non si può giudicare un corridore per una giornata no. Ha fatto delle cose buone fino a ieri. Chiaramente era una tappa impegnativa ed evidentemente ha avuto una giornata non perfetta andando in difficoltà. Ha pagato tanto, un distacco importante, ma non bisogna considerarlo da Pogacar. Il distacco va preso rispetto al secondo e terzo in classifica, perché lo sloveno ha fatto una corsa a sé. Ha dato tre minuti a tutti, è fuori categoria in questo momento e va veramente forte. Tiberi è giovanissimo ed è la prima volta che fa il Giro con l’idea di fare classifica, quindi sta facendo anche esperienza. Magari da qui a fine Giro rifarà qualcosa di buono, poi se decide di uscire di classifica potrebbe anche provare una vittoria di tappa. Chiaramente è venuto al Giro per fare classifica e ha fatto due belle cronometro, che è un segnale importante. Fino a Bocca della Selva si era difeso bene in salita e domenica è andato in difficoltà. Bisogna capire il perché, se si è alimentato male oppure se ha avuto solo una giornata difficile. Magari non aveva recuperato bene lo sforzo della crono oppure si è alimentato male e nel finale gli sono mancate un po’ le energie“.

Pogacar sta più annoiando o regalando spettacolo al Giro d’Italia?

Mi meraviglio se qualcuno pensa che questo voglia dire annoiarsi. Questo è il bello del ciclismo. C’è un corridore che va più forte in questo momento. Ricordiamoci che il Giro finisce a Roma per tutti, anche per lui, quindi può sempre succedere qualsiasi cosa. Anche una persona come lui può avere una giornata no, è un essere umano. Di sicuro al momento è più facile che succedano agli altri le giornate no. È bello vederlo attaccare e cercare di fare la differenza nelle tappe impegnative. Domenica voleva vincere, ci ha provato e ha corso molto bene insieme a tutta la squadra. Nonostante ci fossero 40 corridori in fuga non ha mai perso la concentrazione, erano tutti convinti dei loro mezzi e hanno gestito al meglio la giornata. Non era facile andare a prendere Quintana, però uno come lui lo può fare. Ad oggi penso sia il corridore più forte al mondo, quindi deve essere un bene che sia qui al Giro d’Italia. Abbiamo fatto di tutto per averlo e sentir dire che annoia è una cosa brutta“.

Possiamo dire che Milan sia ormai al livello tuo e di Cipollini, o è ancora troppo presto?

È un grande velocista. Sicuramente già dall’anno scorso ha fatto ottimi risultati. Penso che vincendo tre tappe al Giro nel modo in cui le ha vinte lui – soprattutto l’ultima in cui è stato anticipato e la squadra è stata brava a pilotarlo bene, anche se poi deve fare lui gli ultimi 200 metri fatti bene – ha le carte in regola per diventare, se non il migliore, uno dei due-tre sprinter più forti al mondo. Fortunatamente abbiamo ritrovato un corridore veloce che entra già in questo momento nella cerchia dei migliori al mondo. Quest’anno non potrà per il discorso delle Olimpiadi, ma mi auguro che in futuro pensi di cimentarsi nel Tour de France

Secondo te il Ganna attuale ha perso qualcosa rispetto a quello del biennio d’oro 2020-2021?

No perché ha fatto due ottime cronometro, ma quando trovi un avversario come Pogacar che ti dà 1’04” in una salita di 6 km e perde 40 secondi in pianura, ci può stare il quasi minuto in piano, ma ci sta anche che lo sloveno vada più forte in salita. Ovviamente una gara che finisce così è più difficile per Ganna, nonostante non sia andato piano, ma è normale che in salita non sia riuscito a fare uno dei migliori tempi. In quel tratto il primo tempo lo ha siglato Pogacar ed il secondo O’Connor, quindi degli scalatori. Nonostante tutto è arrivato secondo, però quando si è confrontato in una cronometro normale ha rispecchiato quello che era successo nella crono precedente. Aveva dato 47″ nel tratto pianeggiante da 32 km, poi su 31 km nell’ultima crono gliene ha dati 29. Non è tanto quello che ha dato a Pogacar, perché lui va fortissimo e lo ha confermato domenica. Bisogna guardare cosa ha dato agli altri, e agli altri ha rifilato più di un minuto, quindi ha fatto il Ganna. Non ci sono grandi specialisti, sì, manca un Evenepoel con cui te la giochi sul filo dei secondi, poi comunque stiamo parlando di cronometro all’interno di un grande giro. È normale che in una prova singola la prestazione sia migliore anche da parte di Ganna, mentre durante un grande giro non è semplice perché subentra la stanchezza. Non è la prima volta che un cronoman viene battuto magari dal leader della generale. Ricordo Cancellara battuto nell’ultima crono del Tour da Contador, che era uno scalatore puro, quindi può succedere in queste situazioni. Soprattutto a fine giro i valori in campo sono molto diversi“.

Ti aspettavi un Zana da primi 10? E quali possono essere le sue prospettive?

Diciamo che c’è tutto il tempo, perché questa settimana sarà dura per tutti. Abbiamo visto che i minuti possono fioccare in un attimo. In una tappa come quella di domenica si fa presto a prendere tre minuti. C’è tutto il tempo per poter recuperare oppure uscire completamente di classifica. Non è partito benissimo, se non ricordo male a inizio Giro aveva detto di avere alcuni problemi fisici e magari ha pagato qualcosa di più. Se guardiamo Bardet, nelle prime tappe ha pagato perché a Oropa non era il Bardet che conosciamo, lo abbiamo visto poi domenica. Ha avuto una partenza non perfetta ed è in netto recupero. Il francese può arrivare sicuramente ai piedi del podio, per come sta andando, mentre Zana magari non è ancora a quel livello lì in salita e ha pagato un po’ a cronometro chiaramente. Speriamo che questo giorno di riposo abbia fatto bene a tanti, compreso il nostro Zana e soprattutto Tiberi, che possano essere pronti per oggi“.

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