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Ciclismo

Giro d’Italia 2024, Giulio Pellizzari: “Quando mi è passato di fianco Pogacar gli sono andato dietro di cuore. Ci riproverò”

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Giulio Pellizzari

Una prima tappa di Giro d’Italia 2024 davvero scoppiettante, con un epilogo decisamente sorprendente per quel che riguarda la Venaria Reale-Torino. Un incredibile Jhonatan Narváez (INEOS Grenadiers) si veste di Rosa battendo in volata addirittura lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che ha messo alla frusta la sua squadra ma ha dovuto subire una cocente delusione sulla linea del traguardo. In tutto questo gli ultimi trenta chilometri sono stati meravigliosi, con attacchi continui e tanta Italia protagonista, su tutti il giovane ambizioso Giulio Pellizzari.

Il classe 2003 della VF Group – Bardiani CSF – Faizanè è al debutto assoluto alla Corsa Rosa, e in generale in una grande competizione sulle tre settimane, e si è subito messo in mostra. Uno dei talenti più cristallini del ciclismo azzurro aveva già fatto vedere di essere particolarmente in forma al Tour of the Alps, ma confermarsi ai vertici nella prima tappa del Giro è un segnale veramente incoraggiante. Il ventesimo posto finale comunque non rende pienamente l’idea di ciò che ha fatto oggi Pellizzari, che stupisce soprattutto per l’atteggiamento in corsa: sempre all’attacco e mai rinunciatario.

L’azzurro prima ha fatto la volata per il secondo posto al GPM della Maddalena (attenzione a lui per la maglia azzurra), poi è andato dietro all’attacco sferrato da Maximilian Schachmann, quando a Pogacar era rimasto solo Rafal Majka e la corsa è letteralmente esplosa. Sull’ultimo strappo poi ha addirittura tenuto una delle rasoiate dello sloveno, facendo sognare davvero tutti. E dopo il traguardo, intercettato a caldissimo dai microfoni di Rai Sport, ha espresso quello che può essere considerato il suo manifesto: “Tutti hanno paura di Pogacar, è giusto così. Allora io so che non lo tengo e provo ad anticiparlo“.

Una mentalità straordinaria quella di Pellizzari, che nonostante la giovane età non si rassegna e vuole essere sempre protagonista. “Quando mi è passato a fianco gli sono andato dietro più di cuore che di gambe – l’analisi, lucida ed un filo emozionata, del classe 2003 -, perché è un mio grande idolo e quindi sono contento così“. Giulio non si accontenta e promette battaglia: “Ci riproverò assolutamente, è solo la prima oggi…“. Chiaro messaggio per uno degli italiani che a naso ci farà più divertire lungo questo Giro d’Italia, che se continuerà a regalare emozioni come oggi, sarà davvero indimenticabile.