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Ginnastica artistica, Italia come Unione Sovietica e Cecoslovacchia! Gli Europei più vincenti di sempre

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Manila Esposito
Esposito / IPA Agency

L’Italia ha dominato in lungo e in largo gli Europei 2024 di ginnastica artistica femminile. La nostra Nazionale ha dettato legge alla Fiera di Rimini, riuscendo a conquistare addirittura cinque ori sui sei a disposizione. Manila Esposito si è guadagnata di forza la copertina della manifestazione vincendo ben tre titoli: concorso generale individuale, trave, corpo libero. Alice D’Amato si è confermata padrona alle parallele asimmetriche. Il quintetto tricolore ha brillato di luce propria nella gara a squadre.

A corollario anche l’argento di Alice nell’all-around, il secondo posto di Elisa D’Amato sugli staggi, il bronzo di Angela Andreoli al quadrato. Le ragazze del DT Enrico Casella hanno primeggiato nel medagliere (come riuscirono a fare anche nel 2022) e hanno confezionato la miglior rassegna continentale ammirata alle nostre latitudini. Il record di titoli nella stessa edizione risaliva al 2007 con tre affermazioni: Vanessa Ferrari sul giro completo e al corpo libero, Carlotta Giovannini al volteggio.

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L’Italia si è resa protagonista di un dominio totale, che in passato soltanto l’Unione Sovietica e la Cecoslovacchia erano riuscite a firmare. Dobbiamo tornare indietro di più di trent’anni, un’altra era geologica a livello sportivo. I sovietici ci riuscirono nel 1957, 1971, 1977 (ma grazie a un pari merito sul gradino più alto del podio al corpo libero), 1985, 1989, 1990 (addirittura sei ori in quell’edizione perché ne arrivarono due alle parallele). I cecoslovacchi fecero en-plein di titoli nel 1965 e nel 1967 grazie alle magie di Vera Caslavska.

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Romania e Russia nel recente passato si sono fermate a quattro ori nella stessa edizione, l’ultima a riuscirci fu la Romania di Sandra Izbasa, Catalina Ponor e Larisa Iordache nel 2012. L’Italia ha dunque scritto un’autentica pagina di storia della Polvere di Magnesio nel Vecchio Continente, impresa che non deve passare sottotraccia e che testimonia la caratura tecnica del movimento tricolore, ora pronto alla sfida più grande chiamata Olimpiadi di Parigi 2024.