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Ciclismo

Cosa è successo a Pogacar al Giro d’Italia: foratura e caduta prima di Oropa, poi stacca tutti

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Tadej Pogacar

Tadej Pogacar ha battuto il primo grande, forte colpo di questo Giro d’Italia a Oropa. Sulla salita fino al santuario biellese, diventata famosa per l’impresa di Marco Pantani nel 1999, ha vinto in un modo che ricorda per certi versi quella pagina indelebile della storia del ciclismo.

Dopo il nervosismo di ieri in volata, nella quale Pogacar sicuramente non era stato perfetto dal punto di vista tattico e dell’atteggiamento, oggi è arrivata la foratura e la caduta alle pendici della salita di Oropa per lo sloveno. Una situazione che poteva metterlo a disagio e che invece ha rafforzato ancor di più la consapevolezza e la forza mostrata dal fenomeno dell’UAE Team Emirates nei confronti degli avversari.

A 10 km dall’arrivo il due volte vincitore del Tour de France aveva un ritardo di circa 30 secondi nei confronti del gruppo maglia rosa e in meno di due chilometri, mostrando una facilità di pedalata e una differenza nei confronti degli avversari quasi imbarazzante, è riuscito a rientrare.

Un corridore normale avrebbe tirato il fiato dopo lo sforzo profuso per rientrare, ma Pogacar fa tutto il contrario: mette la squadra alla corda per fare il ritmo e cominciare a fare selezione nel gruppo. A 4,3 km dalla conclusione l’attacco a cui prova a rispondere un coraggioso Ben O’Connor, che farà un fuori giri determinante per sprecare energie e non arrivare tra i più immediati inseguitori. Uno scatto per staccare tutti, per alzare le braccia al cielo e prendersi la maglia rosa: una straordinaria impresa di un corridore fenomenale.