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Volley femminile, Scandicci può mettere Conegliano spalle al muro in gara2 di finale playoff

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Zhu Ting
Zhu Ting/Ipa

Sabato sera di fuoco con vista sullo scudetto al PalaWanny di Firenze dove Savino del Bene Scandicci e Imoco Conegliano si affrontano per gara2 della finale playoff di serie A1. Che si tratti di una sfida “stellare” lo ha confermato gara1: un frullato di tecnica, potenza ed emozioni che ha partorito l’esito a sorpresa del successo delle toscane, brave a crederci anche quando tutto sembrava perduto, sull’8-13 del tie break, in classico stile Conegliano, squadra capace di uscire brillantemente anche dalle situazioni più complicate.

Questa in effetti lo è complicata per Daniele Santarelli e la sua squadra, arrivata non brillantissima a questa fase della stagione e che ha di fronte uno Scandicci apparso molto solido, che invece si è fatto trovare pronto al momento giusto e, dopo aver perso tutti gli scontri diretti stagionali contro Milano e Conegliano, ha fatto l’en plein di vittorie nelle ultime tre partite dei playoff (due in semifinale con Milano e una in finale con Conegliano).

Scandicci ha ribaltato la situazione fattore campo e non è poco: sa bene, la squadra di Barbolini, che vincendo le due partite casalinghe di metterebbe al petto quello scudetto inseguito da tempo che suggellerebbe un percorso che finora no ha avuto il suo sbocco trionfale. Sicuramente l’esito di gara1 può dare un vantaggio psicologico alla squadra toscana ma allo stesso tempo aggiunge un pizzico di pressione che, prima della sfida di mercoledì a Villorba, Antropova e compagne non avevano.

L’ago della bilancia del match di sabato sera potrebbe essere proprio la cinese Zhu Ting, rivista su livelli elevatissimi dopo una stagione un po’ a corrente alternata. La sua crescita, il raggiungimento di una solidità e continuità di rendimento che in carriera per Zhu è tutto tranne che nuova, ha fatto salire di un gradino tutta Scandicci, guidata magistralmente in regia da Maja Ognjenovic che quando conta si fa trovare sempre pronta e da una finalizzatrice imolacabile come Antropova che ha retto il confronto (pur perdendolo di poco) con la dominatrice della zona 2, Isabelle Haak.

Conegliano, per riaprire la serie, dovrà ritrovare la brillantezza dei giorni migliori. L’impressione è che la doppia sfida nei quarti con il Vakifbank e in semifinale con l’Eczacibasi in Champions League abbia prosciugato di energie la squadra veneta che sta ancora pagando dazio dal punto di vista fisico e anche di concentrazione. Già in semifinale con Novara qualcosa non aveva funzionato non solo nella gara persa in Piemonte ma anche tra le mura amiche in gara3, pur vinta con un ottimo 3-0. La conferma che non tutto, soprattutto in zona 4 e forse anche al centro, sta funzionando al meglio in casa Prosecco Doc Imoco, è arrivata mercoledì sera: qualche errore di troppo, qualche soluzione risolutiva che non funziona a dovere. Conegliano però ha una capacità che solo le squadre di altissimo livello possiedono: rigenerarsi in fretta (a volte anche nel corso della stessa partita che si mette male) e dunque l’attesa per gara2, anche in questo senso, è altissima.

Questi i possibili starting seven con Scandicci che schiererà Ognjenovic in regia, Antropova nel ruolo di opposta, Nwakalor e Carol centrali, Zhu Ting e Herbots in banda con Parrocchiale libero. Conegliano partirà con Wolosz in regia, Haak opposta, le bande Plummer e Robinson-Cook, le centrali Fahr e Lubian e De Gennaro libero

 

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