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Ciclismo

Tour of the Alps 2024: impresa dell’eterno De Marchi a Stans! I favoriti si guardano

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Alessandro De Marchi
De Marchi / Lapresse

Alessandro De Marchi immarcescibile! A quasi 38 anni il corridore friulano si prende una grande soddisfazione al Tour of the Alps: corona il tentativo in fuga vincendo in solitaria la seconda tappa a Stans, staccando i compagni di avventura Simon Pellaud e Patrick Gamper: il Rosso di Buja torna a vincere per la prima volta dopo la Tre Valli Varesine 2021, 2 anni e 194 giorni fa, ed è il suo settimo successo in carriera. Resta leader della classifica generale Tobias Foss.

La corsa viene subito resa viva da un attacco di sei corridori a poco più di 150 km dal traguardo: si avvantaggiano nei confronti del gruppo Patrick Gamper (Bora-Hansgrohe), Atsushi Oka e Yuma Koishi (JCL Team UKYO), Simon Pellaud (Tudor), Lukas Pöstlberger (Team Austria) e Alessandro De Marchi (Jayco-AlUla). I primi a staccarsi sono i due giapponesi, ma la fuga prosegue di comune accordo.

Un comune accordo che permette ai battistrada di accumulare oltre quattro minuti di vantaggio rispetto al gruppo e di mantenere un vantaggio piuttosto stabile, tanto da sognare il successo finale, visto lo spazio concesso dal plotone. A circa 40 chilometri dalla conclusione si stacca anche Pöstlberger e i fuggitivi restano in tre: nel gruppo sembra provarci la INEOS Grenadiers, ma senza troppa convinzione.

Ma a circa 33 km dal traguardo attacca in solitaria su un piccolo strappo Patrick Gamper per provare ad anticipare i compagni di fuga. Sulla salita di Gnadenwald tutto cambia: Gamper non riesce più a tenere, Pellaud e De Marchi gli ritornano sotto e proprio il friulano attacca e rimane da solo. Il Rosso di Buja va dritto fino al traguardo, coronando questo tentativo in fuga con una magnifica vittoria a quasi 38 anni di età. Secondo posto per Gamper e terzo per Pellaud, che erano in fuga insieme all’italiano. Nel plotone arriva settimo Antonio Tiberi in una frazione nella quale gli uomini di classifica si sono studiati e si sono risparmiati in vista della tappa di domani a Schwaz, molto esplosiva e imprevedibile.