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INFINITA SARA ERRANI! Piega Wozniacki dopo quasi 3 ore e avanza al 2° turno a Madrid!

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Sara Errani

Sara Errani, dopo 2 ore e 48 minuti ad altissima tensione e di tennis che porta un gran numero di ricordi, batte anche Caroline Wozniacki per 3-6 7-5 7-5, entra nel secondo turno del WTA 1000 di Madrid, dove non vinceva un match dal 2015 (e uno completo dal 2014). La danese esce di scena contro una gran versione dell’azzurra, che ora sfiderà al secondo turno la brasiliana Beatriz Haddad Maia già domani. Ma, questo è certo, la Caja Magica ha ritrovato una protagonista in grande stile, in un match tra figure che hanno segnato un’ampia era.

Primi game subito lottatissimi, in particolare sul servizio di Errani, che all’esordio deve salvarsi ai vantaggi. Nel terzo gioco, però, non riesce a evitare di subire il break alla seconda chance per Wozniacki. La danese, con un paio di errori, porta l’azzurra ai vantaggi nel game successivo, ma nel quinto strappa ancora la battuta a 30 trovando più di una volta chiavi importanti in risposta (quella del 4-1, in particolare, è vincente di rovescio). Dopo lotta varia, però, la parte tenace della nativa di Bologna e un paio di errori della danese portano al recupero di parte dello svantaggio. Le due finiscono per continuare a togliersi il servizio a vicenda, anche in virtù di un tennis spesso pensato e ragionato messo in scena da entrambe. Un paio di palle corte di non perfetta realizzazione di Errani sono alla base del 6-3 Wozniacki.

Nel secondo set le cose procedono con più equilibrio, anche se Sara un’opportunità anche di notevole pregio ce l’ha per portarsi avanti. Accade sull’1-1, quando si ritrova con tre palle break consecutive sulla racchetta. L’ex numero 1 del mondo, però, le gioca tutte molto bene, riuscendo così a salvarsi. Sul 3-4 per l’azzurra altro momento difficile, ma è un gran scambio quello che le consente di sventare ogni guaio sul 30-40. Un game, questo, nel quale le due esprimono un gran tennis, fatto quasi solo di vincenti e punti ben costruiti. A innervosirsi è Wozniacki, che finisce nella ragnatela di Errani: altre tre palle break arrivano sulla racchetta della classe ’87, che con un gran rovescio lungolinea si va a prendere la seconda. Sul 5-4 arrivano tre set point, ancora ben costruiti, ma di qui la danese improvvisamente ricomincia a premere eccome. Cinque vincenti consecutivi, controbreak e 5-5. L’azzurra continua, però, a macinare tennis e tra palle corte infingarde e un rovescio lungolinea vincente sale ancora sul 6-5. Stavolta, però, l’esito è diverso: Wozniacki riprova a piazzare un paio di bei punti in risposta (15-30), ma dall’altra parte trova variazioni col servizio e intelligenza tattica. Risultato: 7-5, si allunga il match.

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Comincia benissimo anche il parziale decisivo. La danese, forse ancora a dover realizzare l’accaduto dei minuti precedenti, cede subito il servizio e, in generale, è per buona misura dentro le trame di Errani, che ora spesso riesce a farle male anche con le palle corte. Sul 2-0 30-30 un dritto a campo aperto di Sara viene respinto da un nastro beffardo, e così Wozniacki riesce a salvarsi. Di lì arriva il controbreak a zero, con la danese di nuovo incisiva sotto tutti i punti di vista (e, sullo 0-15, anche fortunata). Il sorriso, per l’ex vincitrice degli Australian  Open, dura poco: l’italiana torna subito avanti 3-2 e servizio. Sul 4-3, un gran game di Wozniacki, che riesce a dar fondo a parecchie energie, significa nuova parità assoluta. La danese non ha però fatto i conti con lo spirito di chi ha dall’altra parte della rete. Un autentico concerto di palle corte, tra normali, in risposta, seguite da lob e da dritti vincenti, porta l’italiana sul 5-4. Niente da fare, però: arriva il recupero pronto. E se Wozniacki sembra trarre energia dalla situazione, Errani gliela nega un’altra volta, riuscendo a salire sul 30-40 e poi a trovare un altro gran rovescio lungolinea per il 6-5. Con pazienza arrivano i match point e sono due. Sul primo, sulla seconda serve da sotto e ne esce un gran punto vinto dall’avversaria, ma è Sara ad avere l’ultima parola e ad allargare le braccia in segno di vittoria.

Per Errani un match da 29 vincenti e 20 errori gratuiti, contro il 58-48 di Wozniacki. Il dato delle prime è quello dei tempi migliori: 91,4% in campo, che tradotto vuol dire aver servito appena 10 seconde su 116. Ma, al di là dei numeri, quel che conta è la capacità di spuntarla in lotta, un’altra volta ancora. Un po’ a dire che il ballo continua, ed è più vivo che mai.