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Golf, il ranking mondiale aggiornato e la classifica dei top10 in Italia. Scheffler domina, Manassero risale

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Scottie Scheffler
Scheffler / LaPresse

Sembra di esser entrati nella vera e propria era di Scottie Scheffler, in termini di ranking mondiale del golf, il celebre OWGR. Il ventisettenne del New Jersey, ancor più dopo le due vittorie consecutive all’Arnold Palmer e al Players, con tris sfiorato allo Houston Open, è sempre più numero 1.

Il suo divario con Rory McIlroy è tale che, per sorpassarlo, il nordirlandese dovrebbe a sua volta vincere i tre suoi prossimi eventi di fila (Masters compreso) e sperare in una serie abbastanza inverosimile di cattivi risultati di Scheffler. Appare più verosimile il fatto che l’USA possa mettere la freccia nel numero di settimane in vetta al mondo. Al momento è a quota 81, il sesto in questo senso: direttamente davanti a lui ci sono Nick Faldo con 97, lo stesso McIlroy con 122 e Dustin Johnson con 135. Appaiono irraggiungibili Greg Norman con 335 e ancor più Tiger Woods con 683. Dati, questi, che però sono disponibili solo dal 1986, dunque da quando il ranking mondiale è stato creato. In precedenza si consultava l’annuario World of Professional Golf per scoprire le classifiche di Mark McCormack, che tra il 1968 e il 1985 piazzò al numero 1 Jack Nicklaus (1968-1977), Tom Watson (1978-1982) e Seve Ballesteros (1983-1985).

Dietro a McIlroy c’è il caso particolare di Jon Rahm: lo spagnolo si è ormai unito alla LIV Golf, la lega araba che cerca di strappare al PGA Tour e al DP World Tour i migliori elementi a suon di milioni. Rahm, che ha anche speso 52 settimane in vetta, ad oggi non è più il benvenuto sul circuito americano, e può giocare solo i Major. Dal momento che la LIV Golf ad oggi non assegna punti per il ranking mondiale (pur avendo invano cercato di ottenere in tal senso il riconoscimento, negato anche in virtù del format differente da quelli accettati), la sua classifica sarà destinata a scendere vertiginosamente.

Sono in top 10 anche tre dei quattro vincitori Major del 2023 rimanenti: oltre a Rahm (la cui situazione al Masters, a questo punto, sarà davvero paradossale), c’è il quarto posto del vincitore dello US Open, Wyndham Clark, che ha ben saputo confermare la bontà di quel risultato, e c’è anche l’ottavo di Brian Harman, anch’egli in grado, dopo aver conquistato l’Open Championship, di mantenere un’ottima costanza.

La quota europea rimanente è rappresentata, per buona misura, dai Paesi nordici. Il sesto posto appartiene a Viktor Hovland, ma ormai il norvegese è una certezza dato che ormai naviga da tre anni abbondanti ai vertici. Colui che in pochi si attendevano è Ludvig Aberg. Che lo svedese fosse promettente lo sapeva chiunque, ma quello che ha fatto da quando è diventato professionista ha dell’incredibile. Già stella di Ryder Cup, in soli nove mesi e dopo venti partenze si è ritrovato all’interno della top ten. Un ritmo alla Tiger Woods che rende l’idea del potenziale al momento illimitato di questo potenziale futuro fenomeno del golf globale.

Passando in casa Italia, fa molto piacere rimarcare la scalata di Matteo Manassero verso i piani che meriterebbe. Dopo il successo allo Jonsson Workwear Open e il quinto posto all’Hero Indian Open, il veneto si è riuscito a inserire al numero 173 del mondo: non si trovava tanto in alto dall’8 febbraio 2015, e questo testimonia quanto sia stato importante il suo lavoro di recupero e rinascita che potrebbe portarlo alle Olimpiadi che già disputò nel 2016. Vale la pena rimarcare che Manassero, a inizio anno, era al numero 351.

Alle sue spalle, Guido Migliozzi e Francesco Molinari stanno cercando di risalire attraverso percorsi diversi, l’uno da un DP World Tour nel quale alterna buone prestazioni a tagli mancati e l’altro da quel PGA Tour che continua a frequentare pur se, ad oggi, i risultati faticano ad arrivare. C’è una certa lotta per il posto di numero 4 d’Italia: sono in cinque a giocarselo, Renato Paratore, Andrea Pavan, Francesco Laporta (che avrebbe potuto mettere le mani su tale riconoscimento se non avesse giocato male due buche nel finale a New Delhi), Lorenzo Scalise ed Edoardo Molinari, che assieme ai discorsi di graduatoria e di tornei cura anche quello di vicecapitano di Ryder Cup, come da riconferma effettuata da Luke Donald.

TOP 10 MONDIALE

1 USA Scottie Scheffler 12.0322
2 NIR Rory McIlroy 7.3646
3 ESP Jon Rahm 6.5534
4 USA Wyndham Clark 6.2580
5 USA Xander Schauffele 6.1841
6 NOR Viktor Hovland 5.8236
7 USA Patrick Cantlay 4.6990
8 USA Brian Harman 4.3073
9 SWE Ludvig Aberg 4.0648
10 USA Max Homa 3.9731

TOP 10 ITALIA

173 ITA Matteo Manassero 0.7020
242 ITA Guido Migliozzi 0.5122
254 ITA Francesco Molinari 0.4942
357 ITA Renato Paratore 0.3490
379 ITA Andrea Pavan 0.3267
385 ITA Francesco Laporta 0.3205
418 ITA Lorenzo Scalise 0.2953
426 ITA Edoardo Molinari 0.2902
581 ITA Filippo Celli 0.1909
798 ITA Gregorio De Leo 0.1128