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Formula 1

F1, il 2024 di Carlos Sainz come il 1999 di Eddie Irvine? Ferraristi e soprattutto complottisti ci metterebbero la firma!

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Carlos Sainz
Carlos Sainz / IPA Sport

Oggi è l’1 aprile, il giorno di quelle che vengono definite Fake News, mentre una volta si chiamavano semplicemente “pesci”. Dunque, alla luce della data frivola (e della giornata festiva), perché non affrontare un tema d’attualità nel modo in cui potrebbe essere dibattuto fra amici? Nello specifico, ci si chiede cosa potrebbe succedere se la Ferrari si trovasse a lottare per il Mondiale con Carlos Sainz.

Partiamo da un presupposto. Lo scenario è improbabile, quello di Melbourne potrebbe essere stato un semplice passaggio a vuoto dell’implacabile binomio Max Verstappen – Red Bull. Per la legge delle probabilità, prima o poi, un problema doveva capitare anche a loro! Eppure, non può essere negato come il ventinovenne spagnolo sia arrivato davanti a Charles Leclerc in ambedue le gare a cui ha preso parte e la sua media-punti sia la più alta del Circus (20 a GP; Super Max è “solamente” a 17).

D’accordo, stiamo parlando di un campione statistico estremamente ridotto e la stagione è ancora acerba, ma come detto si sta facendo del chiacchiericcio per ammazzare il tempo. Pertanto, immaginiamo che il 2024 evolva in una sorta di “anno pazzo” come talvolta capita in F1. Qualche segnale, in tal senso, potremmo già averlo avuto.

Classifica Mondiale piloti F1 2024: Leclerc vicinissimo a Verstappen dopo il GP d’Australia

L’appendicite che ha colpito proprio l’iberico in Arabia Saudita; Logan Sargeant “sfrattato” dalla sua Williams per far spazio ad Alex Albon perché non c’erano telai di riserva; più piloti già certi di abbandonare i team attuali nell’arco di pochi mes sono tutte dinamiche anomale.

Insomma, per intenderci immaginiamo un 2024 dallo scenario simil-1999, quando ogni fine settimana ne capitava una, sconfinando talvolta nel surreale.  Cosa succederebbe se, nelle fasi calienti del Mondiale, la Scuderia di Maranello si trovasse in lotta per il titolo proprio con Sainz? Il sacrificabile (e sacrificato) per far spazio all’ingombrante Lewis Hamilton.

Si è citato il 1999 non per caso, in quanto all’epoca il Cavallino Rampante visse esattamente la dinamica di concorrere per l’Iride con un pilota in uscita. Eddie Irvine, destinato a essere sostituito da Rubens Barrichello.

Ai tempi c’è chi sostenne che il nordirlandese venne segretamente boicottato dalla Ferrari. La ragione? Tornare a vincere il Mondiale dopo 20 anni con un ‘Numero due’ dichiarato, peraltro prossimo ad andarsene, sarebbe stato politicamente inaccettabile, soprattutto alla luce della mole di danaro investito per assicurarsi i servigi di Michael Schumacher (letteralmente azzoppato dall’incidente di Silverstone).

Che figura avrebbe fatto, il Cavallino Rampante, nel pagare a peso d’oro il tedesco per poi vincere il Mondiale con il suo scudiero? L’accaduto sarebbe stato politicamente ingiustificabile dal punto di vista aziendale. Non tanto a Maranello, quanto nelle alte sfere della Fiat.

I “complottisti” spiegarono così il fatto di vedere Irvine scendere in pista a Monza con il famigerato telaio 191, ormai logoro, (infatti nel GP d’Italia Eddie venne sovrastato dal temporaneo compagno di squadra Mika Salo), la sparizione della ruota posteriore in uno caotico pit-stop durante il rocambolesco GP d’Europa, nonché l’infelice partenza di Schumacher a Suzuka.

Se certe teorie presero piede come leggende metropolitane già 25 anni fa, quando i social network ancora non esistevano, figuriamoci cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi se, davvero, Sainz si trovasse in bagarre per il titolo contro Verstappen e si verificasse un episodio controverso. Messa giù così, verrebbe voglia di assistere al panorama appena descritto.

Non succederà, la chiacchiera è terminata. Proviamo a tornare seri. Verosimilmente l’olandese e la Red Bull torneranno ad anestetizzare il campionato come hanno saputo fare in tempi recenti. Oppure no? Nel qual caso, forza Carlos, perché potresti regalarci un anno da ricordare e tramandare ai posteri, comunque vada il tuo ipotetico assalto all’Iride.