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Formula 1

F1, Adrian Newey pronto a lasciare la Red Bull, ma c’è la questione gardening

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Newey / LiveMedia/Alessio De Marco

Il tema Adrian Newey affascina non poco gli appassionati di F1. La notizia riportata da autorevoli organi di informazione di un addio da parte del geniale progettista britannico alla Red Bull sta alimentando da giorni l’interesse sul futuro di Newey. Due le squadre disposte a investire per ingaggiare l’ingegnere più noto del Circus, ovvero l’Aston Martin e la Ferrari.

La Rossa, per quanto si è detto e si è scritto, potrebbe mettere sul piatto il proprio prestigio oltre ai soldi, pensando soprattutto agli eventuali 100 milioni di dollari che il team britannico sarebbe disposto a spendere. C’è però un punto su cui va fatta chiarezza. Nel caso in cui vi fosse il divorzio tra la scuderia anglo-austriaca e Newey, quale sarebbe l’evoluzione dal punto di vista contrattuale?

Ci sarebbe da considerare l’anno di gardening. Di cosa parliamo? Si tratta di un periodo di congedo che la maggior parte degli ingegneri o dei dirigenti delle squadre di F1 devono obbligatoriamente osservare prima di iniziare a lavorare con un altro team. Di fatto si tratta di una sorta di periodo di “disoccupazione forzata“, in cui il dipendente continua a essere pagato dalla propria vecchia scuderia ma per restare inattivo.

Di conseguenza il gardening ha lo scopo di evitare che i segreti industriali di una data scuderia di F1 o le procedure di lavoro utilizzate nel box, possano essere replicate altrove. La durata dipende dai contratti di lavoro e può raggiungere i 12 mesi per i ruoli più importanti. Da questa spiegazione, si può evincere come Newey potrebbe restare un anno fermo. “La sua situazione contrattuale prevede una sua permanze in Red Bull fino a fine del 2025, poi ci sarebbe un altro anno di gardening“, ha riportato Craig Slater di Sky Sport UK.

Nel caso in cui il progettista più vincente della storia della F1 dovesse svincolarsi prima, ovvero entro la fine del 2024, potrebbe essere operativo nel 2026, nell’anno in cui vi sarà il cambiamento regolamentare con le nuove vetture e power unit. A Maranello avranno valutato questa eventualità?