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Da Oliha a Forte: gli italiani che potrebbero avere una chance per un Mondiale pro a breve termine

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Etinosa Oliha
Oliha / FPI

Soltanto tre italiani si trovano nella top-15 delle rispettive categorie di peso nei ranking delle sigle mondiali (WBA, WBC, WBO, IBF). Etinosa Oliha è 14mo tra i medi per la WBC; Mauro Forte è piazzato tra i piuma (11mo per la WBC e nono per la WBO); Michael Magnesi è sesto per la WBC e settimo per la IBF tra pesi superpiuma. Questo è il panorama del pugilato professionistico del Bel Paese, che al momento fatica a trovare una stella in grado di trascinare l’intero movimento.

Michael Magnesi è stato recentemente sconfitto da Masandori Rikiishi nel match che metteva in palio il titolo WBC Silver dei pesi superpiuma e che garantiva anche la possibilità di andare a sfidare lo statunitense O’Shaquie Foster per la cintura mondiale. Al momento restano dunque soltanto Oliha e Forte come carte per sperare di vedere presto un azzurro sul ring a combattere per il titolo mondiale.

Oliha è Campione del Mondo IBO e ha recentemente conquistato l’internazionale IBF: può proseguire la scalata in una categoria che ha tre Campioni del Mondon (Erislandy Lara per la WBA, Jermall Charlo per la WBC, Janibek Alimkhanuly per IBF e WBO). Mauro Forte è imbattuto (20 vittorie, 2 pareggi), lo scorso anno conquistò il titolo EBU battendo Francesco Grandelli e può provare a guardare in alto, in un panorama con la cintura spezzatata in quattro parti (Raymond Ford per la WBA, Rey Vargas per la WBC, Luis Alberto Lopez per la IBF, Rafael Espinoza per la WBO).

Guido Vianello è stato battuto per split decision dal nigeriano Ajagba in un match valevole per il WBC Silver dei pesi massimi. Si trattava di un crocevia fondamentale per la carriera del ribattezzato The Gladiator, che puntava a vincere per continuare la scalata verso la possibilità di avere un match per il titolo mondiale della categoria regina in un prossimo futuro.