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Ciclismo

Ciclismo, Julian Alaphilippe: “Ho corso le classiche con una frattura al perone. Non volevo scuse”

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Julian Alaphilippe - Pier Colombo

Il solo nono posto alla Milano-Sanremo non può essere abbastanza per Julian Alaphilippe. Inizio di stagione tutt’altro eccezionale per il fenomeno della Soudal-QuickStep, spesso criticato anche dal suo general manager Patrick Lefevere.

C’è però una giustificazione a tutto ciò e l’ha voluto specificare il due volte campione del mondo in un’intervista a Le Parisien: “Dopo la caduta alla Strade Bianche, ho affrontato la Tirreno-Adriatico con risultati pessimi e la Sanremo ma sentivo che qualcosa non andava per il verso giusto. Con l’equipe medica abbiamo deciso di fare degli esami che hanno dimostrato che avevo una frattura della testa del perone. I medici mi hanno detto che in vista delle classiche delle Fiandre spettava a me prendere la decisione”.

E aggiunge: “Non ho voluto dirlo perché non volevo che la gente pensasse che stavo inventando delle scuse. Sono stanco di affrontare difficoltà e lottare contro di esse invece di dedicarmi semplicemente a tornare al mio vero livello. Così ho deciso di non fare nulla e di correre. È stato un errore mio, quelle sono già gare molto difficili quando sei al 100%: ho lasciato decidere la testa al posto del ginocchio”.

Il transalpino non cerca giustificazioni: “Perché ho corso lo stesso? Perché ero super motivato ed era difficile, dopo tutto il lavoro svolto, non essere al via di quelle classiche. Voglio solo pensare ad andare avanti, non dover rispondere a quello che la gente dice di me. So che un giorno sarò di nuovo al via di una grande gara in cui potrò giocarmi il successo: lo penso profondamente”.