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Atletica

Chituru Ali fa sognare l’atletica italiana: ha fatto traballare il muro! Tempo da sogno sotto la pioggia, ma il vento…

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Chituru Ali
Ali / Grana/Fidal

Chituru Ali ha fatto sognare tutti gli appassionati italiani di atletica leggera. Il velocista comasco ha regalato una magia sul rettilineo di Nairobi (Kenya), dove è andata in scena la prima tappa del World Continental Tour (livello gold, il secondo circuito internazionale itinerante di atletica leggera alle spalle della Diamond League). L’azzurro ha infatti brillato sui 100 metri, correndo l’eccezionale tempo di 10.01. Peccato per il vento a favore di 2,2 m/s, ovvero leggermente sopra al limite imposto dal regolamento (2,0 m/s) per l’omologazione delle prestazioni a fini statistici e di record.

Il fresco 25enne (ha spento le candeline un paio di settimane fa), reduce dalla finale sui 60 metri ai Mondiali Indoor e dai 150 metri corsi a Firenze sette giorni fa (15.20), ha tagliato il traguardo al quarto posto alle spalle dello statunitense Kenneth Bedanrek (9.91 per l’argento olimpico sul mezzo giro di pista), del liberiano Emmanuel Matadi (9.99) e del britannico Jeremiah Azu (10.00). Il nostro portacolori ha battuto un big formidabile come il padrone di casa Ferdinand Omanyala (10.03).

Scattato in corsia 8 con un tempo di reazione non dei migliori (0.175), Chituru Ali è divampato letteralmente con un lanciato mirabolante e una chiusura a tutta velocità. Sì con vento favorevole, ma su pista bagnata e sotto la pioggia! Il lombardo non correva sui 100 metri dal 2022 a causa di un lungo problema fisico. Il suo personale è di 10.12, ma oggi sembra essere entrato in una nuova dimensione.

Chituru Ali è così diventato il quarto italiano di sempre, considerando prestazioni ventose e non. Il record italiano è il 9.80 con cui Marcell Jacobs si è laureato Campione Olimpico a Tokyo 2020. A seguire altri quattro sigilli del Messia dell’atletica tricolore (9.84 e 9.94 tra semifinale e batteria dei Giochi; 9.95 di Savona nel 2021 e 9.95 del trionfo agli Europei 2022). Poi l’indimenticabile 9.99 di Filippo Tortu, primo italiano della storia a scendere sotto il muro dei dieci secondi in condizioni regolari (a Madrid il 22 giugno 2018, ma va annoverato anche un 9.97 ventoso l’anno successivo). Pietro Mennea si fermò a 10.01 il 4 settembre 1979 a Città del Messico (in altura, come a Nairobi), ma la Freccia del Sud corse anche in 9.99 con un esagerato vento favorevole di 7,2 m/s il 13 settembre 1979 a Bari.