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ATP Barcellona, Matteo Arnaldi cancella quattro match point e avanza agli ottavi dopo la rimonta su Baez

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Matteo Arnaldi
Arnaldi / Felice Calabrò - IPA Sport

Matteo Arnaldi si qualifica per il terzo turno (gli ottavi di finale, in pratica) dell’ATP 500 di Barcellona. Il ligure batte in rimonta, e annullando quattro match point, l’argentino Sebastian Baez con il punteggio di 5-7 7-6(8) 6-2 in due ore e 50 minuti. Ora per lui un giorno di pausa, il tempo di aspettare uno tra l’altro argentino Marco Trungelliti e il cileno Nicolas Jarry, numero 9 del tabellone.

I primi sei game del match procedono lungo un sentiero di lotta importante, anche se di palle break non se ne vedono perché i due sono bravi a tenersi l’uno a distanza dall’altro. Il primo break Baez lo piazza nel settimo gioco, quando da 30-0 si vede sostanzialmente regalata la chance (all’atto pratico, da un doppio fallo e da un rovescio che esce). Sul 5-4 per l’argentino, Arnaldi riesce a rimettersi in carreggiata con un passante di rovescio lungolinea e poi approfittando di un dritto fuori di Baez, nell’istante in cui si levano rumori dal centrale perché Nakashima ha appena battuto Rublev. La soddisfazione non dura però a lungo: il sanremese perde di nuovo il servizio e, stavolta, non recupera.

Il secondo parziale sembra partire meglio per il ligure, che subito trova il break nel secondo game, riuscendo poi a volare anche sul 4-1 e dunque con un vantaggio raddoppiato gestibile. Il problema, però, è che per lui da quel momento inizia un disunirsi importante. Ed è qualcosa che contro Baez non ci si può mai permettere, perché l’argentino è sempre lì e, in men che non si dica, si avventa sul 5-4 con la chance di servire per il match. Di palla per chiudere il giocatore di Buenos Aires ne ha una, ma commette doppio fallo e, poi, finisce per cedere la battuta: Arnaldi si riprende il maltolto alla quinta chance, alzando di nuovo il livello.

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Nel tie-break tornano a vedersi le vere e proprie due anime dell’italiano, che tanto non riesce a essere concreto fino al 6-3 Baez quanto annulla in maniera strepitosa due match point e, nei due successivi punti, piazza altrettanti ace. Il set point gli viene annullato dopo uno scambio mediamente lungo, ma il punto successivo è suo con il dritto sempre più penetrante. Sull’8-7 Arnaldi, però, non chiude: è Baez a trovare il passante lungolinea di dritto con il sanremese proteso verso la rete. Il 18° punto, però, è quello decisivo: dritto lungo dell’argentino, che poi si sfoga sulla propria racchetta. Dopo 2 ore e 13 minuti si va al terzo set.

Scosso da tutte le occasioni sprecate nei minuti precedenti, il sudamericano si ritrova a cedere immediatamente la battuta anche nel parziale decisivo. Questa volta, però, Arnaldi riesce a gestire con più tranquillità la situazione. Non solo: il ligure approfitta anche di errori importanti del suo avversario, tra cui il dritto finito in corridoio che gli vale il 4-1. Baez non è più quello dei primi due set, a volte accorcia gli scambi, e questo senz’altro non lo aiuta. Il numero 3 azzurro, a questo punto, è perfettamente in grado di mandare in porto un confronto rimasto a lungo duro. E, chissà, potrebbe essere questa la svolta di una stagione finora mai completamente decollata per lui.

Che battaglia dura sia stata lo si capisce, qualora non bastasse la durata, anche dai punti vinti (114-106). Molto ondivago il servizio (11 ace, ma 9 doppi falli), però regge bene la prima di servizio, al 71% nonostante sia in campo il 55% delle volte per Arnaldi.

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