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Atletica, Kelly Doualla infiamma Milano con un tempone. Mario Lambrughi da record

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Kelly Doualla
Doualla / Grana/FIDAL

Kelly Anna Doualla Edimo si è presa di forza la copertina dell’Athletic Elite Meeting a Milano, evento che ha nei fatti aperto la stagione dell’atletica leggera outdoor in Italia (insieme al Firenze Sprint Festival). La velocista italiana classe 2009 si è scatenata sui 150 metri (distanza spuria), correndo un sublime 17.21 con addirittura 0,2 m/s di vento contrario.

La cadetta del Cus Pro Patria Milano ha demolito la miglior prestazione italiana under 16, ovvero il 18.06 siglato da Sofia Pizzato tre anni fa, e si è espressa anche al di sotto del limite juniores (17.64 elettrico di Chiara Gherardi nel 2019 e 17.4 manuale di Vicenza Calì nel 1999). La quattordicenne (spegnerà le prossime candeline soltanto a novembre) si era già messa in luce durante l’inverno, correndo per due volte i 60 metri in 7.27 (record mondiale di categoria). Per segnalare la rilevanza di questo crono, basti pensare che la gara assoluta è stata vinta dall’ivoriana Maboundou Koné in 17.26 (0,9 m/s) davanti a Giancarla Trevisan (17.77), mentre tra gli uomini si è imposto il britannico Jeremiah Azu (15.33, – 0,7 m/s).

Nel capoluogo meneghino è caduta la miglior prestazione italiana dei 300 ostacoli, altra distanza spuria. Mario Lambrughi ha stampato un buon 34.83, superando il 35.07 elettrico di Laurent Ottoz (nel 1996) e il 35.0 manuale di Giorgio Frinolli (nel 2001). Sui 100 ostacoli si è imposta la giamaicana Britany Anderson, argento mondiale nel 2022 e reduce da infortunio: 13.23 con 0,3 m/s a favore, a precedere Elena Carraro (13.30). Vittoria Torazzi e Anthony Palermo hanno vinto i 100 metri (rispettivamente 12.22 con +0,3 m/s e 10.88 con +0,9 m/s)