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Scherma, non arrivano podi azzurri nella spada maschile a Tbilisi. Festeggia la Francia con Cannone

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Filippo Armaleo e Davide Di Veroli
Armaleo e Di Veroli - BIZZI/Federscherma

Giornata avara di soddisfazioni in quel di Tbilisi (Georgia) per quel che riguarda la squadra italiana di spada maschile. Se nel comparto femminile è festa grande con primo e terzo posto, sulle pedane della nazione che praticamente divide Europa e Asia i migliori degli azzurri sono Filippo Armaleo e Federico Vismara, che escono di scena agli ottavi di finale, quando mancavano due successi per affacciarsi in zona podio. La vittoria va a Romain Cannone, con il transalpino capace di imporsi 15-10 in finale contro la sorpresa belga Niesser Loyola.

Il campione del Mondo del 2022 torna a vincere in una tappa del massimo circuito itinerante a due anni di distanza dalla prima e unica volta, per un sigillo che dà senza dubbio parecchia autostima e fiducia. Secondo posto per un sorprendente Loyola, arrivato dalla parte alta del tabellone in cui i big sono usciti presto, ma comunque capace in semifinale di avere la meglio sul francese Alexandre Bardenet ed evitare un uno due dei Galletti. Con Bardenet sul podio ci sale il magiaro David Nagy, sconfitto nel penultimo atto da Cannone.

Per quel che riguarda gli azzurri, Vismara ha dovuto cedere il passo a Martin Rubes dopo un assalto estremamente combattuto, sempre punto a punto in cui sul finale ha avuto la meglio il ceco, che si è imposto 15-13. Armaleo invece aveva posto le basi per far sì che questa diventasse una giornata da ricordare, ma lo scatenato Loyola ha spento le ambizioni dell’azzurro agli ottavi. Il giovane classe 2002 infatti, dopo l’esordio in cui all’ultima stoccata, in un incontro dal punteggio bassissimo, ha avuto la meglio del coreano Youngjun Kweon (9-8), ha compiuto una piccola impresa estromettendo nel derby tutto azzurro Davide Di Veroli. Per Armaleo in ogni caso c’è di che sorridere, proveniente dalle qualificazioni di ieri questo si tratta del suo miglior risultato in carriera tra i grandi.

Il n.2 del ranking, dopo una scorsa annata pazzesca culminata con l’argento individuale e l’oro a squadre mondiale, sta vivendo un 2023-2024 un po’ sotto le attese. Oggi è arrivata un’altra sconfitta in volata, per di più in un incontro tra connazionali, e la casella dei podi rimane ferma a 0. Un piccolo campanello d’allarme in vista di Parigi, anche se l’azzurro riuscirà sicuramente a venirne fuori e a recitare un ruolo da protagonista nell’evento più importante dell’anno. Solo una è stata la sconfitta italiana al primo turno, quella di Gianpaolo Buzzacchino, sconfitto 15-11 dal nipponico Kazuyasu Minobe.

Per tutti gli altri italiani impegnati oggi in pedana fatale è stato il secondo turno, quello dei sedicesimi di finale. Oltre al derby già citato infatti hanno subito lo stop nei loro assalti anche Andrea Santarelli, che ha dovuto lasciare il passo al forte giapponese Masaru Yamada dopo una vittoria di prestigio contro il talentuoso Koki Kano, e Simone Mencarelli, fermato 10-15 dall’americano Nelson Lopez Pourtier.