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Judo

Judo, Alice Bellandi e Christian Parlati sul podio nel Grand Slam a Tashkent

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Alice Bellandi
Bellandi / IJF

Calato il sipario sulla terza e ultima giornata del Grand Slam Tashkent 2024, sui tatami della Humo Arena e valevole come quarto evento stagionale del World Tour di judo. In palio un massimo di 1000 punti (destinati ai vincitori di ciascuna categoria) fondamentali in ottica ranking di qualificazione olimpica verso i Giochi di Parigi. Sette gli azzurri in gara nel day-3: Christian Parlati nei 90 kg, Gennaro Pirelli, Nicholas Mungai nei 100 kg, Kwadjo Anani nei +100 kg, Alice Bellandi, Giorgia Stangherlin nei 78 kg, Erica Simonetti nei +78 kg.

Sono arrivati due podi di prestigio in casa tricolore. Parlati è salito sul terzo gradino, rendendosi protagonista di un buon percorso. Il nostro portacolori si è sbarazzato con facilità del rumeno Vlad Visan e dell’uzbeko Shakhzodxuja Sharipov, prima di capitolare al cospetto del bulgaro Ivaylo Ivanov per via di tre shido, ultimo dei quali per non combattività.

Il judoka campano si è giocato al meglio le proprie carte nei ripescaggi: nella sfida contro il dominicano Robert Florentino, con un Ashi-waza / Uchi-mata, è arrivato l’ippon; nella sfida per il terzo posto contro il russo Mihail Igolnikov, quest’ultimo è stato sanzionato per Hansoku-make / Illegal-Joint-Lock e quindi la terza piazza si è concretizzata. Una categoria (-90 kg) nella quale è stato il greco Theodoros Tselids a imporsi.

Il secondo podio ha portato la firma di Bellandi. La bresciana, vittoriosa contro la padrona di casa Farangiz Kholmurodova e la polacca Beata Pacut-Kloczko, non è riuscita a superare l’ostacolo rappresentato dalla giapponese Rita Takayama. La nipponica si è imposta con un Osaekomi-waza / Yokoshiho-gatame. L’azzurra, quindi, con rabbia si è fatta strada nei ripescaggi, prima piegando la cinese Ma Zhenzhao e poi la portoghese Patricia Sampaio (tre shido). Proprio Sampaio ha sconfitto nel primo turno l’altra azzurra Giorgia Stanghelin con un Te-waza / Seoi-otoshi.

Nei -100 kg in cui è stato l’uzbeko Muzaffarbek Turoboyev a trionfare, il cammino degli azzurri non è stato positivo. Mungai si è arreso al belga Toma Nikiforov (tre shido), mentre Pirelli l’ha spuntata all’esordio contro il cipriota Georgios Kroussaniotakis, ma ha ceduto nel secondo match proprio contro Turoboyev per un Yoko-sutemi-waza / Harai-makikomi (ippon).

Poca fortuna anche nelle altre categorie di peso. Nei +100 kg Kwandjo Anani ha alzato bandiera bianca al cospetto del senegalese Mbagnick Ndiaye (waza-ari-awasete-ippon), mentre nei +78 kg femminile Erica Simonetti ha pagato dazio con tre shido contro l’uzbeka Rinata Ilmatova al Golden Score.