Seguici su

Tennis

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, la sfida per il numero 2. Quando toccò a Djokovic, Federer e Nadal…

Pubblicato

il

Sinner e Alcaraz
Sinner, Alcaraz / LaPresse

Alcuni tra i più attenti a ricordare le vicende del tennis mondiale avranno senz’altro memoria di altri momenti particolari riguardanti la corsa al numero 2 del mondo. Non solo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono arrivati a giocarsi in un confronto diretto la seconda posizione nella graduatoria ATP: in passato, infatti, ci sono state delle partite attesissime (e accesissime) con in palio questo traguardo (o la difesa dello stesso).

Vale la pena, infatti, rimarcare che proprio a Indian Wells, 13 anni fa, in semifinale si era deciso un approdo al numero 2 del mondo: quello di Novak Djokovic. Il serbo, proveniente dalla vittoria agli Australian Open e ancora senza sconfitte, aveva necessità di battere Roger Federer per superarlo alla piazza d’onore della classifica globale. Ci riuscì, in tre set, e poi sconfisse anche Rafael Nadal in finale. Non si sarebbe più fermato fino al Roland Garros, quando, in semifinale, lo stesso ben preciso svizzero lo fermò in una partita rimasta leggendaria per qualità.

Ma, nel 2008, Djokovic aveva già avuto la possibilità di balzare al secondo posto della classifica. L’occasione, dopo aver vinto gli Internazionali d’Italia, era ghiottissima contro un Nadal che, in quel momento, non appariva al meglio. Il teatro era Amburgo, dove insieme ai Big 3 si era issato fino in semifinale un Andreas Seppi bravissimo a sfruttare un corridoio favorevole. Lo fermò Roger Federer, ma tutti avevano gli occhi puntati su Djokovic-Nadal. Fu alla fine 7-5 2-6 6-2 a favore del maiorchino, e il serbo dovette aspettare il febbraio del 2010 per essere per la prima volta il secondo giocatore del mondo.

In sostanza, qui c’è il senso di molte tra quelle che vengono, non a torto, definite sliding doors. O meglio, di momenti che possono decidere in un senso o nell’altro una stagione. Quella semifinale del 2008, e la successiva finale contro Federer, lanciarono Nadal verso una delle estati più belle della sua carriera. Il confronto del 2011, invece, fu un senso di prosecuzione della cavalcata del serbo verso quello che, a luglio, sarebbe stato il suo primo Wimbledon e l’approdo, per la prima volta, al numero 1.

In buona sostanza, Sinner e Alcaraz si trovano anche loro a uno stesso punto di bivio della storia del tennis. Dove questo porterà ancora non è dato saperlo, ma è evidente come ci siano tutti i segnali perché questo incontro possa segnare in maniera importante una fetta di stagione lunga almeno fino alle trame della terra rossa.