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IndyCar, un nuovo anno scatta da St. Petersburg. Chi sarà il campione 2024?

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IndyCar / LaPresse

Dopo una lunga pausa invernale riprende finalmente la NTT IndyCar Series. Tutto è pronto dai muretti di St. Petersburg (Florida) per il via di una nuova avventura in tutto il North America, una stagione da non perdere che vedrà come sempre il proprio momento più importante a maggio con la 108ma edizione della Indianapolis 500.

Andiamo nel dettaglio a scoprire le principali novità in attesa della green flag di domenica a partire dai motori. Per la prima volta l’ibrido sarà infatti protagonista in IndyCar, categoria che manterrà in ogni caso i propri motori da 2.2 litri sviluppati da Chevrolet o da Honda. Attenzione però ai regolamenti in questione, le normative diventeranno infatti effettive dopo la Indy500 di maggio.

Dallara, invece, resta l’unico fornitore di telai per quanto riguarda la categoria americana che si articolerà nuovamente in 17 round. Dal 2024 non ci sarà più il secondo round nel road course di Indy, gli organizzatori hanno infatti preferito riportare nella serie il catino di Milwaukee Mile. La pista in questione entra a discapito del Texas Motor Speedway, mentre la finale si svolgerà tra nel catino di Nashville e non in California in quel di Laguna Seca. Confermati, invece, gli altri appuntamenti, compresa la trasferta canadese di Toronto.

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Sono tanti, invece, i cambi di line-up alla vigilia dell’IndyCar 2024, una griglia di partenza che è ovviamente capitanata da Alex Palou. Il catalano di Ganassi #10 è l’uomo da battere, lo spagnolo cerca il terzo titolo dopo un anno stellare con cinque successi (IndyGP race-1, Detroit, Road America, Mid-Ohio e Portland).

La formazione legata ad Honda rivedrà in azione il veterano neozelandese Scott Dixon #9 e l’australiano Marcus Armstrong #11, mentre è da segnalare l’uscita di scena di Marcus Ericsson, svedese che si accasa da Andretti. Nuova avventura per l’ex pilota di F1 e vincitore della Indy500, oltremodo competitivo nelle ultime stagioni. 

Al posto dello scandinavo vedremo a tempo pieno i promettenti Linus Lundqvist e Kyffin Simpson. Il primo, 24enne svedese nativo di Tyresö, debutta tra i grandi a tempo pieno dopo aver corso tre prove nel 2023 con Shank Racing al posto dell’infortunato Simon Pagenaud. Esordio, assoluto, invece, per il secondo, 19enne nativo di Barbados che ha avuto un intenso 2023 tra Indy NXT Powered by Firestone ed alcune competizioni a ruote coperte. In merito evidenziamo il titolo in LMP2 con Algarve Pro Racing nell’European Le Mans Series e la vittoria alla 12h Sebring in LMP2 con un’Oreca 07 Gibson targata Tower Motorsports. 

Come anticipato non ci sarà Simon Pagenaud, alfiere di Meyer Shank Racing negli ultimi anni. L’ex campione della categoria e vincitore della Indy500 ha dovuto provvisoriamente uscire dalle competizioni dopo un terribile incidente avvenuto nelle prove libere del GP di Mid-Ohio. L’ex numero uno  dell’American Le Mans Series è uscito apparentemente illeso dopo una serie impressionante di cappottamenti, il transalpino è stato successivamente costretto a prendersi una pausa dalle corse.

 Il  team di Michael Shank e Jim Meyer ha quindi deciso di ingaggiare lo svedese Felix Rosenqvist, determinato a ripartire con una nuova esperienza dopo una difficile parentesi con Arrows McLaren. Il 31enne dividerà il box con il britannico Tom Blomqvist, debuttante assoluto in IndyCar dopo una lunga esperienza con i prototipi. Il 29enne nativo di Cambridge vanta infatti due acuti assoluti nella Rolex 24 at Daytona oltre al titolo 2022 ottenuto nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship (IMSA WTSC), successo colto con Shank Racing ed Acura. Non ci sarà una terza auto per il team che ha la propria base nello Stato dell’Ohio, di conseguenza non ritroveremo a tempo pieno il brasiliano Helio Castroneves. Il veterano di San Paolo tornerà in ogni caso per la Indy500, il 48enne può infatti diventare il più vincente di sempre di una prova unica nel proprio genere.

Ganassi e Shank Racing dovranno contendersi il successo con Andretti Global  che come già detto accoglie Ericsson. Quest’ultimo condividerà il box a tempo pieno con il giovane promettente Kyle Kirkwood #27 e con Colton Herta #26, californiano che è chiamato a lottare per il titolo dopo un campionato caratterizzato da una serie significativa di errori. 

Spicca, invece, l’assenza di Romain Grosjean. Il francese passa a Juncos Racing per il 2024 nonostante gli impegni con Lamborghini nella top class dell’IMSA WTSC in compagnia di Andrea Caldarelli e Matteo Cairoli. L’ex protagonista di F1 condividerà il box con la star argentina August Canapino.

Abbiamo parlato di Andretti, Ganassi e Shank Racing, non può mancare all’appello una parentesi per Penske e Arrows McLaren. Iniziamo dalla compagine del ‘Capitano’, team che lo scorso anno ha vinto la Indy500 con Josef Newgarden #2. L’americano torna della partita con il chiaro intento di rifarsi, il nativo di Nashville condividerà nuovamente il posto all’interno della griglia di partenza in compagnia dell’australiano Will Power #12 e del neozelandese Scott McLaughlin #3. 

Ancora tre auto verranno portate da Penske come da Arrows McLaren che ha deciso di scommettere nuovamente sul messicano Pato O’Ward #5 e sul californiano Alex Rossi #7. Il terzo uomo non sarà ovviamente Rosenqvist, ma David Malukas, 22enne americano nativo di Chicago (Illinois) che negli ultimi due anni ha corso in IndyCar con i colori di Dale Coyne Racing with HMD Motorsports.

Ed Carpenter Racing riporta nello schieramento l’olandese Rinus VeeKay #21 oltre al proprietario Ed Carpenter #20, presente nuovamente solamente sugli ovali. Lo statunitense cederà il volante in alcuni selezionati round Christian Rasmussen, 23enne danese che ha vinto l’ultima edizione dell’Indy NXT, la ‘F2’ dell’IndyCar per intenderci. 

Rahal Letterman Lanigan Racing (RLL) torna all’attacco oltre agli impegni nell’IMSA WTSC con BMW Motorsport in IndyCar con tre vetture. Lo statunitense Graham Rahal #15 ed il norvegese  Christian Lundgaard #45 condivideranno la griglia di partenza con Pietro Fittipaldi #30, brasiliano che per ora vanta nove partenze nella nota categoria americana riservata alle ruote scoperte. Ritorno anche per lo statunitense  Santino Ferrucci con la monoposto #14 di Foyt, team che porterà al via anche il 22enne americano Sting Ray Robb #41.

Ci sarà quindi da divertirsi questo fine settimana tra i muretti di St. Petersburg, tracciato cittadino unico nel proprio genere. Scott McLaughlin (2022), Colton Herta  (2020), Josef Newgarden (2018-2019) e Will Power (2010-2014)  sono coloro che vantano almeno una vittoria nello Stato della Florida, percorso non permanente che ha una metratura complessiva di 2.897km, intervallati da un totale di 14 curve.