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Curling, la Svizzera insegue il quinto sigillo di fila ai Mondiali femminili. L’Italia ci prova con Canada e Svezia

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Svizzera curling / WCF

La Svizzera ha vinto gli ultimi quattro Mondiali di curling femminile e si presenterà indubbiamente con tutti i favori del pronostico sul ghiaccio di Sydney (Canada, non la nota località australiana), dove dal 16 al 24 marzo andrà in scena la prossima edizione della rassegna iridata. La corazzata guidata dalla skip Silvana Tirinzoni sembra avere una marcia in più rispetto all’intera concorrenza, anche se l’Italia ha seriamente spaventato la formazione elvetica durante la finale degli ultimi Europei. La compagine rossocrociata punta a battere lo storico record di quattro successi consecutivi firmato dal Canada tra il 1984 e il 1987, ma dovrà fare i conti con una concorrenza molto arrembante.

Il Canada, guidato da Rachel Homan, giocherà in casa e proverà a mettere le mani su quel titolo che manca dal 2018, al terzo assalto di fronte al proprio pubblico nelle ultime quattro edizioni (bronzo dodici mesi fa). La Svezia di Anna Hasselborg (quarta nella ultime due kermesse) ha tutte le credenziali per puntare in alto, al pari dell’Italia. La nostra Nazionale ha conquistato l’argento agli Europei in autunno e lo scorso anno si fermò ai playoff ai Mondiali: Stefania Constantini e compagne sono estremamente cresciute dal punto di vista tecnico e hanno tutte le carte in regola per fare saltare il banco.

Attenzione a due arcigne compagini asiatiche come il Giappone di Miyu Ueno e la Corea del Sud di Eunji Gim, mentre la Danimarca di Madeleine Dupont (oro europeo nel 2022) potrebbe essere un’autentica mina vagante. La Norvegia di Marianne Roervik perse la finale dell’ultima edizione e sogna di ripetersi su quei livelli. Gli USA di Tabitha Peterson sono difficili da leggere, mentre nelle retrovie dovrebbero battagliare Estonia, Turchia e Nuova Zelanda.