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Atletica, papà Tortu spiega la scelta dell’America. E sulla 4×100: “Filippo disponibile ad ogni frazione”

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Filippo Tortu
Tortu / Colombo/FIDAL

Salvino Tortu, allenatore del figlio Filippo, è stato ospite dell’ultima puntata di Sprint2u, trasmissione del canale YouTube di OA Sport. Il tecnico si è soffermato sui prossimi appuntamenti del Campione Olimpico e argento mondiale con la 4×100, soffermandosi anche sul fatto che si trasferiranno Olteoceano per un mesetto: “Io e Filippo partiremo per Roma il 17 marzo. Ci sarà un raduno di staffette, tenendo presente che il 4-5 maggio ci saranno le World Relays. Rientreremo a Milano il 23 o il 24 marzo e poi il 25-26 marzo partiremo per gli USA. Le motivazioni che ci hanno spinto ad andare negli Stati Uniti sono due. La prima è che gli Europei sono a inizio giugno, preceduti di un mese dai Mondiali di staffette. Al rientro dovremo fare i conti con il fuso orario e ci sarà poco spazio per gareggiare tra quelle gare di staffette e gli Europei, e arrivare a Roma scarichi di gare non era ideale. Dal 15 al 20 aprile cercheremo una o due gare per mettere nelle gambe di Filippo quello che non si potrà fare dopo“.

L’ex velocista ha poi proseguito, sempre riguardo al mese di allenamenti negli States: “La seconda motivazione è che Filippo si allena da troppo tempo da solo, mentre negli USA si allenano atleti che conosce bene come Brown, Bednarek e King, tre atleti che hanno corso sotto i venti secondi sui 200 metri. In quei 10-15 giorni in cui si potrà fare allenamento, lui si incrocerà in 3-4 occasioni con loro. In questi giorni era anche brutto tempo qui da noi, non era facile allenarsi e non sarebbe nemmeno facile gareggiare ad aprile in Europa. Poi il 26 aprile aspetteremo all’aeroporto i compagni di staffetta di Filippo e a Miami prepareremo i Mondiali. In questo mese gareggerà un paio di volte e arriverà agli Europei con qualche gara in più sulle gambe, cosa che non sarebbe stata possibile se non avessimo deciso di andare negli USA. I tecnici federali hanno appoggiato la scelta, io la ritengo abbastanza sensata. Non saprei dire che gare farà, se farà un 100 e un 200, o due 100 o due 200. Quando saremo lì vedremo, le occasioni per fare gare non mancano. Poi una volta tornati dai Mondiali di staffette potrebbe fare un paio di gare, se ci sarà però il tempo per farle perché la finestra è abbastanza stretta“.

Salvino Tortu ha parlato anche degli appuntamenti più importanti dell’estate:Gli Europei sono una tappa di una stagione che vede tre appuntamenti importanti. Il primo sono i Mondiali di staffette che ci consentiranno di avere la certezza di andare alle Olimpiadi. Il secondo sono gli Europei e poi, cinquanta giorni dopo, le Olimpiadi. Non ci sono priorità, quello che sarà determinante sarà l’obiettivo cronometrico. Chiaramente un riscontro cronometrico di un certo tipo agli Europei ti può portare al podio, alle Olimpiadi ti può portare di poco dentro o di poco fuori dalla finale. I cinquanta giorni di distacco ci permetteranno di farle entrambe con le stesse ambizioni“.

Un passaggio sulla staffetta e sull’abbondanza di nomi a disposizione:È uno stimolo per tutti. Noi ci presentiamo a Olimpiadi ed Europei come Campioni Olimpici e vice campioni del mondo. Ci presentiamo ai nastri di partenza con ambizioni internazionali, non siamo più una meteora, abbiamo dimostrato di esserci. Non faccio nomi, c’è grande fermento e ci sono tanti atleti che possono fare parte di questo gruppo. I primi raduni serviranno per capire attitudini e capacità di chi non ha mai fatto parte della staffetta nazionale assoluta, sarà un bel momento di confronto con i vari tecnici. Io faccio da spettatore non pagante, perché Frinolli e Di Mulo sanno cosa fare e lo hanno abbondantemente dimostrato, io ai raduni mi occupo della preparazione di Filippo, lo alleno quando non studia i cambi. Sono spettatore non pagante di un movimento che ha raggiunto vertici di livello assoluto, mai così alti nella storia italiana“.

Filippo Tortu ha corso l’ultima frazione sia a Tokyo che a Budapest, ma l’opzione di vederlo in curva non è da scartare e il papà ci ha voluto scherzare: “Vedrei Filippo in curva? Certo, sarei in tribuna e lo vedrei di sicuro (scherza, n.d.r.). Il progetto Di Mulo è iniziato nell’ottobre 2017, ci siamo parlati e gli ho detto che gli affidavo Filippo in staffetta. Filippo è disponibile dalla prima all’ultima frazione, anche di non gareggiare se c’è qualcuno che in quel momento dà maggiori garanzie“.

VIDEO INTERVISTA SALVINO TORTU