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Atletica, Mattia Furlani batte Howe ed Evangelisti: mai così in alto nel lungo dei Mondiali Indoor

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Mattia Furlani
Furlani / Grana/FIDAL

Mattia Furlani si è spinto dove un italiano non aveva mai osato nel salto in lungo ai Mondiali Indoor. Il 19enne laziale ha infatti conquistato la medaglia d’argento a Glasgow (Gran Bretagna) e ha così ottenuto il miglior risultato della storia per il Bel Paese in questa specialità nell’ambito della rassegna iridata in sala. Nel passato, infatti, il tricolore aveva sventolato sul podio in quattro occasioni, ma sempre per celebrare un bronzo. Successe per tre volte a Giovanni Evangelisti (1985, 1987, 1991) e una volta a Andrew Howe (2006), proprio l’idolo del giovane talento dell’atletica italiana.

Mattia Furlani ha saltato 8.22 metri al primo tentativo e ha chiuso la gara con lo stesso riscontro del greco Miltiadis Tentoglou, ma il Campione Olimpico e del Mondo ha trionfato grazie alla seconda miglior misura (8.19 contro 8.10). Si tratta del primo alloro in carriera per l’azzurro tra i seniores, dopo i due sigilli agli Europei Under 18 e Under 20. Il primatista italiano in sala (8.34 metri confezionati due settimane fa agli Assoluti) si candida a un ruolo da assoluto protagonista in vista di Europei di Roma e Olimpiadi di Parigi 2024, con uno sguardo lungo verso un futuro che si prospetta lungo e luminoso.

Andrew Howe, attuale primatista nazionale all’aperto con 8.47 metri (in sala ha perso lo scettro da quattordici giorni), fu terzo a Mosca nel 2006 con 8.19 alle spalle del ghanese Ignisious Gaisah (8.30) e del panamense Irving Saladino (8.29, il caraibico avrebbe poi strappato a Howe quel titolo iridato all’aperto che sembrava già in tasca nel 2007). Giovanni Evangelisti si fermò a 7.88 nel 1985 (si impose il ceco Jan Leitner con 7.96), 8.01 nel 1987 (festeggiò lo statunitense Larry Myricks con 8.23) e 7.93 nel 1991 (vinse il tedesco Dietmar Haaf con 8.15).