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Atletica, Giovanna Epis non sfonda alla Maratona di Nagoya: “Speravo in un crono migliore”. Ando vince

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Giovanna Epis
Epis / Colombo/FIDAL

Giovanna Epis si è presentata con grandi ambizioni alla Maratona di Nagoya, ma non è riuscita a esprimersi come avrebbe voluto. L’azzurra, già qualificata alle Olimpiadi di Parigi 2024, ha chiuso con il tempo di 2h28:24, quasi cinque minuti sopra al suo personale siglato lo scorso anno ad Amburgo (2h23:46, terza italiana di sempre sulla distanza). La veneziana si era quantomeno difesa nella prima parte di gara, passando alla mezza in 1h12:22 (aveva previsto un transito in 1h12:00) dopo i parziali di 17:00, 34:01 e 51:22 ogni cinque chilometri. La carabiniera ha poi fatto più fatica con il passare del tempo, nel corso di una mattinata caratterizzata da cielo sereno e una temperatura di 6 °C: transito in 1h26:05 al 25mo km, 1h43:59 al 30mo, 2h02:05 al 35mo.

La maratona femminile più partecipata al mondo (circa 20.000 atlete al via) è stata vinta dalla giapponese Yuku Ando, che ha fatto festa in casa con il personale di 2h21:18 dopo aver raggiunto Eunice Chumba a tre chilometri dal traguardo e averla staccata nel finale (l’atleta del Bahrain ha poi chiuso in seconda piazza in 2:21.25). Terzo posto per l’altra nipponica Ayuko Suzuki (2h21:33), mentre l’etiope Gotytom Gebreslase (argento iridato) si è ritirata nel finale, dopo essere stata al comando con Chumba fino al 37mo chilometro.

Giovanna Epis ha poi dichiarato attraverso i canali federali: “La giornata è stata dura perché all’inizio c’era poco vento ma poi le raffiche sono diventate abbastanza forti e anche il lavoro delle lepri, che procedevano a strappi, non ha aiutato. Mi sono trovata in un gruppo con diverse atlete giapponesi, per rimanere con loro fino al trentesimo chilometro, quindi hanno cambiato passo e mi sono trovata da sola. Speravo decisamente meglio dal punto di vista cronometrico, ma ho voluto arrivare, anche quando mi sono resa conto che ormai il personale non era più possibile, perché da ogni maratona si impara qualcosa e questa mi ha insegnato tanto”.

L’obiettivo si sposta verso i prossimi appuntamenti della stagione: “Era stata la migliore preparazione della mia carriera, ma analizzerò la gara e sono convinta che tutto il lavoro svolto verrà fuori. Il focus è sulla maratona dei Giochi di Parigi e sulla mezza degli Europei di giugno a Roma, poi punterò a correre forte a fine anno“.