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Tennis, Vavassori su Sinner: “Ispirazione per tutti, è un idolo dello sport”

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Andrea Vavassori
Vavassori / Lapresse

Andrea Vavassori ha fatto grandi cose nel recente Australian Open: il piemontese si è spinto fino alla finale insieme a Simone Bolelli nel tabellone di doppio. La dimostrazione che è un profilo da tenere in considerazione anche in ottica Coppa Davis.

Vavassori oggi pomeriggio è stato ospite di RDS Radio Serie A nel programma “Assist” e ha parlato del recente percorso in Australia: “È stata un’esperienza incredibile, uno poi se ne rende conto i giorni successivi. Sono state due settimane molto intense in Australia ed è un bellissimo periodo per il movimento del tennis italiano in generale. Se pensiamo che in tre mesi si è vinto Coppa Davis, Jannik ha fatto finale alle ATP Finals e poi la vittoria Slam dopo tantissimo tempo e la nostra finale in doppio; sono stati mesi incredibili. Questa onorificenza si è rivelata una ciliegina sulla torta ed è stato bellissimo poterla condividere con amici. Ricorderemo per sempre questa giornata e speriamo che ce ne siano altre in futuro”.

Sullo sviluppo del doppio insieme a Simone Bolelli: “Abbiamo iniziato a giocare insieme dalla stagione scorsa, sapevamo di essere una coppia molto competitiva e Simone arrivava da un periodo durante il quale giocava con Fabio, ma non potendo più giocare insieme, abbiamo colto l’occasione di poter essere in coppia e da lì in poi abbiamo raggiunto due finali. Pensare di centrare subito una finale Slam come primo torneo diciamo che è stata una cosa imprevista, anche perché non giocavamo dagli US Open, quindi qualche mese. Il primo turno è stato molto complicato, ma da lì in poi è stato un crescendo. Questo risultato ci offre molte possibilità”.

Parole al miele invece su Jannik Sinner: “Jannik Sinner è sempre stata una persona umile e semplice. E’ un piacere passare del tempo con lui. E’ una fonte d’ispirazione non solo per i giovani, ma per tutti. Dice sempre delle cose interessanti, sono le cose che dicono gli idoli degli sport. E’ stato bravo nello scegliere un team fatto di persone che lo aiutano quotidianamente. Jannik è un ragazzo come tanti, mi ha fatto molto ridere perché quando è salito sul palco per parlare con il presidente Mattarella, c’è stato un piccolo sketch e sembrava di essere tra i banchi di scuola. Questo per spiegarvi la semplicità che ci accomuna”.