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Scherma

Scherma, l’Italia di spada maschile esce agli ottavi nella gara a squadre di Heidenheim. Arriva però l’ufficialità del pass olimpico!

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Squadra spada maschile
Squadra spada maschile - BIZZI/Federscherma

Battuta d’arresto imprevista per l’Italia nella gara a squadre di spada maschile, con i Campioni del Mondo che escono troppo presto nella tappa tedesca di Heidenheim, per quel che riguarda la Coppa del Mondo 2023-2024 di scherma. Il quartetto azzurro cede il passo agli ottavi all’Ucraina, ma per prestigio e per come si era messo l’assalto, i rimpianti ci sono per un possibile podio buttato alle ortiche. Tutto ciò è però superato dall’aritmetico pass conquistato per le Olimpiadi di Parigi, gli spadisti avevano già ipotecato i Cinque Cerchi lo scorso dicembre, oggi però è arrivata anche la conferma ufficiale.

La vittoria di tappa alla fine è andata all’Ungheria. I magiari si sono imposti in una finale tiratissima con il Giappone, con gli europei avanti di una sola stoccata a un assalto dal termine. A quel punto Gergely Siklosi ha piazzato l’allungo vincente, consegnando alla sua nazionale la vittoria per 37-30. Terzo gradino del podio per la fortissima Francia, che ha perso in semifinale un match accesissimo, tra due super potenze, contro l’Ungheria. I transalpini si sono rifatti nell’incontro per il terzo-quarto posto, sconfiggendo una sorprendente Svizzera, non senza prima aver dovuto faticare parecchio.

C’è da dire che i ragazzi del CT Dario Chiadò hanno avevano già praticamente messo in cassaforte la qualificazione olimpica, quindi magari è lecito trovarsi di fronte avversarie con il dente più avvelenato del tuo. La squadra azzurra disponeva però di un quartetto assolutamente di primo livello, con in pedana Davide Di Veroli, Valerio Cuomo, Andrea Santarelli ed Enrico Piatti, premiato dopo l’incredibile secondo posto di ieri in sostituzione di Federico Vismara, fermato precauzionalmente. Il decimo posto odierno non soddisfa a pieno come risultato preso da solo, però l’aritmetica del pass olimpico è una grande conferma.

L’Italia era testa di serie n.1 del tabellone, e l’inizio prometteva una giornata ricca di soddisfazioni. Il match di primo turno contro l’Australia è stato una passeggiata, con Di Veroli e Cuomo subito caldi, e un Piatti sempre solido e consistente. La nettissima vittoria per 45-17 era un buon viatico per l’incontro contro l’abbordabile Ucraina, ma qui le cose sono cambiate. Una sfida tutta europea che è sempre vissuta sul filo dell’equilibrio, con poche stoccate e punteggi bassissimi.

Dopo il primo giro di assalti il punteggio rimaneva in assoluta parità (8-8), con gli ucraini che mettevano invece la testa avanti dopo sei dei nove incontro disputati (18-17). A questo punto Cuomo con una vittoria di misura pareggia i conti (21-21), e un buonissimo Piatti regala un vantaggio di due (24-22) da gestire negli ultimi tre minuti. Di Veroli, punta del movimento italiano, era l’uomo più affidabile da far scendere in pedana in quel momento, ma l’azzurro subisce l’iniziativa di Roman Svichkar e tutto torna in parità (24-24). Di Veroli poi riesce per due volte a piazzare il +1, ma l’ucraino risponde sempre e con tre stoccate consecutive si porta sul 28-26 a pochissimi secondi dal termine. L’italiano le prova tutte, ma non riesce a ricucire il gap e gli azzurri salutano perdendo 29-28. Dirottata nel tabellone dei piazzamenti, l’Italia ha superato prima l’Egitto 34-26 e poi la Cina 45-27, perdendo la sfida con la Corea. Risultato un decimo posto anonimo, ma con biglietto per Parigi in più in tasca.

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