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Nuoto di fondo, Domenico Acerenza: “Una gara difficile, l’importante era conquistare la carta olimpica”

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Domenico Acerenza
Acerenza / LaPresse

Niente podio, ma doppia carta olimpica. E’ stato questo l’esito della 10 km dei Mondiali di nuoto di fondo a Doha. Domenico Acerenza e Dario Verani hanno centrato l’obiettivo in una gara complicata. L’oro iridato è stato conquistato dall’ungherese Kristof Rasovzky, argento l’anno scorso a Fukuoka e già con il pass olimpico in tasca, in 1h48’21″2 a precedere il francese Marc Antoine Olivier (+2″4) e al sorprendente britannico Hector Pardoe (1h48’29″2).

Acerenza, campione europeo e vincitore della tappa di Funchal di Coppa del mondo, ha cercato di rivaleggiare per il podio, ma nella fase finale le energie sono venute meno. Per questo il settimo posto è stato il riscontro finale con il tempo di 1h48’30″4, sufficiente per centrare la top-13 in ottica Parigi 2024. Immediatamente alle sue spalle si è classificato l’altro azzurro Verani, che ha svolto il suo ruolo di “scudiero” alla perfezione, assicurando all’Italia la doppia carta a Cinque Cerchi. Una qualificazione, come è noto, che quest’ultimo cederà a Gregorio Paltrinieri, già a Parigi per via del crono nuotato nei 1500 sl.

E’ stata una gara difficile nei primi giri con ritmo lento, quando è aumentato ho accusato il colpo; bisognava cogliere la carta olimpica e ce l’ho fatta. Volevo il podio ma ho accusato un po’ di tensione per l’obiettivo olimpico che poi è stato centrato. Ora continueremo a lavorare per crescere di condizione”, ha raccontato Acerenza.

Per l’azzurro, comunque, la rassegna iridata prosegue pensando a quanto accadrà nella 5 km e nella staffetta mista a squadre, in cui si punta al podio.