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Nuoto, debutta Lorenzo Mora nei 200 dorso! La 4×200 donne a caccia della qualificazione olimpica

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Lorenzo Mora
Mora/Lapresse

Sono quattro gli azzurri in vasca più la 4×200 stile libero donne nella sessione di batterie che apre la quinta giornata di gare al Mondiale di Doha. L’attesa è per il campione europeo dei 200 dorso in vasca corta Lorenzo Mora che proverà a prendersi la prima finale iridata in vasca lunga della carriera. Buone possibilità di superare il turno e magari puntare alla finale per Francesca Fangio e Sara Franceschi nei 200 rana e possibilità di entrare in semifinale anche per Chiara Tarantino nei 100 stile libero donne. Importante la prova in batteria della 4×200 stile libero donne: la finale è complicata da ottenere ma basterà tenere alle spalle tre squadre per qualificarsi per Parigi, impresa tutt’altro che impossibile per le azzurre.

Si parte con le batterie dei 100 stile libero donne. Siobhan Haughey, con il suo personale di 52″02 nei 100 stile libero, si presenta come una delle favorite a Doha dopo le belle prove sui 200 sl e sui 100 rana. La sua costanza e la combinazione di velocità pura e chiusura rapida la rendono una minaccia. la svedese Sarah Sjostrom, detentrice del record mondiale e iscritta a questa gara, potrebbe sfidare Haughey per la medaglia. Shayna Jack è un’altra contendente forte, con la sua consistenza e la combinazione di velocità e resistenza. Anche Kate Douglass e Marrit Steenbergen sono da tenere d’occhio, ma Haughey sembra essere la favorita principale. Chiara Tarantino punta a un tempo di qualità e a superare il primo turno, poi per la finale servirà qualcosa in più che nelle staffette la nuotatrice pugliese ha dimostrato di non avere al momento.

Lorenzo Mora ha la prima possibilità per dare l’assalto alla qualificazione olimpica. Il modenese, forte del trionfo europeo ad Otopeni e della buona prova di Riccione che gli ha permesso di essere ai Mondiali, si presenta in fiducia a Doha e proverà ad ottenere l’1’56″39 che servirà per la qualificazione a Parigi e potrebbe bastare anche per ottenere un risultato di prestigio al Mondiale di Doha. Roman Mityukov si presenta come il favorito principale dopo aver conquistato il bronzo a Fukuoka e stabilito il record svizzero in finale con un tempo di 1’55″34. Due altri contendenti, Bradley Woodward e Oleksandr Zheltyakov, si preparano a dargli battaglia. Luke Greenbank è uomo da tenere d’occhio, così come Aikins, Lee e Gonzalez, con tempi sotto l’1’56” l’anno scorso, insieme ai giovani Coetze, Masiuk e Apostolos Siskos.

Sono due le azzurre al via nei 200 rana. Francesca Fangio, dopo una stagione non semplice, si è ritrovata tra novembre e dicembre e ha conquistato la carta per i Mondiale  e Sara Franceschi, anche lei reduce da un periodo non semplice, che affronta una gara di cui non è specialista ma se la cava piuttosto bene. l’obiettivo semifinale è plausibile per entrambe, per la finale si dovranno superare, anche perché il campo gara è piuttosto ben frequentato. Ci sarebbe dovuta essere la sfida tra la campionessa mondiale Tatjana Schoenmaker e la leader mondiale Kate Douglass ma la sudafricana ha rinunciato e Douglass è ora la grande favorita. La gara vedrà comunque la partecipazione della forte olandese Tes Schouten, Kotryna Teterevkova (quarta nei 100), Abbey Harkin e Sydney Pickrem, tutte con tempi competitivi e capacità dimostrate nelle gare precedenti. Lisa Mamie della Svizzera è anche da tenere d’occhio, con un miglior tempo che la rende una minaccia per il podio.

Non ci saranno azzurri al via dei 200 rana, come accade già da tempo nelle competizioni iridate. Manca all’appello il campione del mondo in carica Qin la la Cina può comunque contare su uno dei favoriti, Dong Zhihao, quarto a Fukuoka e primatista mondiale juniores con  2’08″04. Gli olandesi Arno Kamminga, non al meglio della condizione, e Caspar Corbeau, possono dire la loro. Tra gli altri contendenti, lo statunitense Nic Fink, lui sì in grande forma, Erik Persson, svedese, e Denis Petrashov, del Kirghizistan, il debuttante ai Mondiali Jake Foster degli Stati Uniti, il finlandese Matti Mattson, il messicano Miguel De Lara Ojeda e il giapponese Ikuru Hiroshima, tutti con tempi competitivi.

La staffetta 4×200 femminile è molto importante perché qualifica le prime 13 squadre classificate nelle batterie (escluse Australia, USA e Cina, già qualificate a Fukuoka) per i Giochi di Parigi. L’Italia con D’Innocenzo, Morini, oltre a due fra Franceschi, Tarantino, Ramatelli e Menicucci, ha come obiettivo lasciarsi alle spalle tre squadre e oggettivamente si può fare, per la finale è più dura. La sfida potrebbe risolversi con la solita battaglia tra USA ed Australia, ma non mancano le outsider.

Al pomeriggio due le finali che interessano l’Italia, entrambe molto attese. Alessandro Miressi è tra i grandi favoriti dei 100 stile libero. Ai Mondiali non è mai riuscito a salire sul podio e questa potrebbe essere l’occasione giusta anche se la condizione, dopo aver toccato il picco tra novembre e dicembre (dove ha strappato il pass per i Giochi Olimpici ed ha ben figurato agli Europei in corta) probabilmente non è ideale. Il favorito numero uno, neanche a dirlo, è il cinese Pan Zhanle, per il momento (ma sarà dura fare meglio) l’uomo dei campionati con il record mondiale dei 100 stile libero stabilito nella prima frazione della staffetta veloce (ieri miglior tempo per lui in semifinale). Poi un gruppo di atleti di buon livello che è in cerca della zampata sub 48″ che avvicinerebbe non poco al podio. Attenzione al britannico Matt Richards a cui la staffetta britannica deve la qualificazione olimpica: non è al meglio della condizione ma se la può giocare. Gli altri pretendenti al podio: il coreano Hwang Sun-Woo, che ha nuotato un eccezionale 47″56 a Tokyo nel 2021, l’australiano Kai Taylor, l’ungherese Nandor Nemeth e lo statunitense Matt King.

C’è Alberto Razzetti al via della finale dei 200 misti. Tanti i protagonisti annunciati di ottimo livello che si giocheranno un posto sul podio. Con Marchand fuori e Dean non iscritto, i favoriti sono il britannico Duncan Scott e gli statunitensi Shaine Casas e Carson Foster. Il giapponese Daiya Seto l’outsider di esperienza da tenere d’occhio.