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Lorenzo Musetti non demorde: “I risultati non stanno arrivando, ma il duro lavoro in allenamento frutterà”

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Lorenzo Musetti
Musetti / LaPresse

Questione di tempo? Lo scopriremo. Di sicuro interesse in Italia e tra gli appassionati quanto sta accadendo nel percorso di Lorenzo Musetti. Il toscano ha rimediato ieri la quarta sconfitta consecutiva nel circuito ATP, la terza in serie al primo turno. Letta in questo modo, la chiave di lettura è quella del buio pesto, ma in realtà ci sono aspetti che meritano un’analisi in particolare.

Come ammesso dallo stesso carrarino, ai microfoni di ATP Media, il lavoro seguito in allenamento sta andando in una direzione nella quale adattare il suo tennis “vintage/manovriero” alle esigenze di una pratica che si sposta sempre di più verso la ricerca ossessiva dell’aggressività.

Credo di avere molte frecce nel mio arco in termini di gioco. Ma devo imparare a essere più sicuro e soprattutto determinato riguardo a cosa devo fare in campo. Certe volte la cosa più semplice è quella che si rivela la più efficace. So che dire di voler essere più aggressivo e vaga come indicazione, ma è proprio così che il mio team vuole che io sia. Ovviamente è importante saper scegliere i momenti giusti e io credo di avere le capacità e il talento necessario per essere aggressivo nei momenti giusti“, ha svelato Musetti.

Farò del mio meglio per essere un giocatore aggressivo, sin dai colpi di inizio gioco. Sto provando a trovare la giusta posizione in modo da essere più vicino alla linea di fondocampo per poter colpire la palla da una posizione migliore. Penso che questo lavoro pagherà, per questo ci stiamo impegnando tanto in questa direzione. In questo momento i risultati non stanno arrivando, ma sono convinto che questo sia il giusto modo per imparare e migliorare“, ha concluso.

DICHIARAZIONI DI LORENZO MUSETTI

 

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Nel modo di giocare di Lorenzo, effettivamente, si nota come la ricerca del dritto sia maggiore che in passato, nella consapevolezza che con questo colpo si possano sviluppare velocità più alte che con il rovescio. Tuttavia, in questo momento, è più l’aspetto legato alla fiducia a venire meno, come si è notato nella partita contro il francese Arthur Cazaux. Un match alla pari in cui Lorenzo è stato poco concreto nelle situazioni in cui si è trovato sullo 0-30 in risposta e nello stesso tempo troppo morbido con la seconda di servizio, al cospetto di un avversario che nel 2024 ha vinto 12 partite e perse 2. Non resta che attendere questi segnali di discontinuità in campo.