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Il ranking ATP di Matteo Berrettini: la posizione prima del rientro, quanti punti scarta e la difesa a Phoenix

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Matteo Berrettini
Berrettini / Lapresse

Matteo Berrettini non gioca dagli US Open 2023, quando si ritirò al secondo turno contro il francese Arthur Rinderknech (si trovava sotto nel punteggio per 4-6, 3-5). Era il 31 agosto 2023, sono ormai passati cinque mesi e mezzo da quel momento e il tennista italiano non si è più rivisto in campo, attanagliato da diversi problemi fisici che gli hanno impedito di rimettersi in gioco dal punto di vista agonistico. Il romano ha rinviato più volte l’appuntamento con il tennis giocato e all’ultimo ha anche rinunciato agli Australian Open, ma ora è ufficiale l’identità del torneo in cui il finalista di Wimbledon 2021 ritornerà in azione.

Matteo Berrettini lo ha svelato nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella giornata odierna. Il 27enne giocherà il Challenger di Phoenix, in programma sul cemento della località statunitense dal 12 al 17 marzo. L’evento è stato preferito alle qualificazioni del Masters 1000 di Indian Wells. Questo il piano all’orizzonte, ma va valutato anche il ranking ATP di Matteo Berrettini, attualmente al 123mo posto virtuale con 512 punti (nel corso di questa settimana potrebbe subire dei sorpassi dagli immediati inseguitori, dipenderà da come si comporteranno nei tornei in corso di svolgimento).

Attenzione anche ai punti da scartare nell’immediato: settimana prossima scadranno i 90 punti dell’ATP 500 di Acapulco (non giocò il quarto di finale contro il danese Holger Rune) e a seguire i 10 punti di Indian Wells (perse al secondo turno contro il giapponese Taro Daniel dopo aver usufruito di un bye). Si tratta dunque di 100 punti che il romano perderà nelle prossime settimane: potrebbe anche scivolare nei pressi della 150ma posizione della classifica internazionale. Poi arriverà l’agognato ritorno in campo e proprio a Phoenix sarà chiamato a difendere i 32 punti derivanti dai quarti di finale raggiunti lo scorso anno (perse al terzo set contro il kazako Alexander Shevchenko).

A seguire Matteo Berrettini avrà ancora molto poco da difendere e quindi potrò provare a risalire la china: 10 punti per il secondo turno al Masters 1000 di Miami (ko contro lo statunitense Mackenzie McDonald dopo aver goduto di un bye), 90 punti per gli ottavi di finale al Masters 1000 di Montecarlo (non si presentò per affrontare Holger Rune), 0 punti all’ATP 250 di Stoccarda (ko all’esordio contro Lorenzo Sonego). Fino a giugno ci sarà dunque la possibilità di recuperare, a patto che la forma fisica lo sostenga dopo tanti problemi. La prima cambiale pesante arriverà soltanto a inizio luglio, quando arriverà il conto dei 180 punti derivanti dagli ottavi di finale di Wimbledon (ko in quattro set contro il poi vincitore Carlos Alcaraz dopo aver regolato Lorenzo Sonego, Alex de Minaur e Alexander Zverev).