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Golf, Cantlay sempre in testa al Genesis Invitational. Inseguono Schauffele e Zalatoris

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Patrick Cantlay
Patrick Cantlay - LaPresse

Grande spettacolo, come sempre, al The Genesis Invitational 2024. Il Riviera Country Club non delude mai, e dopo tre giri la battaglia per la conquista del trofeo è più che aperta. Il californiano nato a Long Beach Patrick Cantlay non molla la testa della classifica, sua fin dalle prime diciotto buche, e guarda tutti dall’alto a un round dalla fine con il punteggio complessivo di -14.

Dopo la fuga del secondo giro Cantlay è leggermente più in difficoltà in questo moving day, soprattutto al tramonto delle sue diciotto buche. Sul tee della 14 il californiano aveva appena segnato due birdie nelle ultime tre buche, era a -2 per il giro e si avviava ad una fuga quasi decisiva. Il suo gioco si è però un attimo inceppato. Per Cantlay è arrivato il bogey al par 5 della 17 con un tee shot e un approccio sbagliato, invece è stato fondamentale l’approccio e putt alla 18 per salvare il par e il 70 (-1) del terzo giro. Il 31enne americano entra così nell’ultimo giro con due colpi sui suoi più immediati inseguitori: Xander Schauffele e Will Zalatoris.

Schauffele e Zalatoris sono appaiati in seconda posizione a -12, e in piena corsa per il titolo. Per entrambi un sabato chiuso in 65 colpi (-6), e un finale davvero forte, che li ha riavvicinati parecchio alla vetta, distante anche quattro colpi nell’arco della giornata. L’ultimo team a partire nel quarto giro sarà Cantlay/Schuffele, due dei migliori amici sul Tour. I due sono partner fissi nei doppi in Ryder Cup, spesso giocano insieme i tornei in coppia e anche fuori dal campo si conoscono benissimo. Il terzo incomodo sarà Zalatoris, che dopo un lungo stop sta piano piano tornando a far vedere il golf che ma meravigliato tutti al momento della sua esplosione.

Quarta posizione in solitaria per lo statunitense Luke List (-11), che precede un tandem di qualità a pari merito con lo score totale di -10 al 5° posto, formato dall’americano Harris English e dall’australiano Jason Day. Sul percorso par 71 del Riviera Country Club settimo posto, a -8 e quasi tagliato fuori dalla battaglia per il successo, un trio composto dal giapponese Hideki Matsuyama, dal canadese Corey Conners e dall’americano J.T. Poston. Chiudono la top-10 con il punteggio di -7 Adam Svensson, Adam Hadwin, Beau Hossler, Tom Hoge, e Mackenzie Hughes. 

Un Genesis Invitational che ha perso una delle sue principali attrazioni, è stato infatti il torneo di debutto stagionale per Tiger Woods, ma è durato troppo poco. La stella americana, e golfista più iconico di sempre, si è infatti dovuto ritirare durante il secondo giro, a causa di sintomi influenzali che hanno impedito al 15 volte campione Major di completare le sue diciotto buche.

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