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ATP Dubai, prosegue la crisi di Lorenzo Musetti: spreca nel primo parziale e cede a Cazaux in 2 set

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Lorenzo Musetti

Prosegue la crisi di Lorenzo Musetti. Quarta sconfitta consecutiva per il carrarino, la terza in serie per match al primo turno. Il n.26 del ranking è stato sconfitto dal francese Arthur Cazaux (n.86 del mondo) con il punteggio di 6-4 7-6 (2) all’esordio nell’ATP 500 di Dubai (Emirati Arabi Uniti).

Una partita che è stata lo spaccato del periodo vissuto da Musetti, ovvero di grande sfiducia, al cospetto invece di un giocatore che in stagione ha un bilancio di 12 vittorie e 2 sconfitte.  Un Musetti che ha sprecato una buona partenza nel primo set e si è sciolto nei momenti chiave della partita. Sarà dunque il transalpino ad affrontare negli ottavi di finale il russo Andrey Rublev (testa di serie n.2).

Nel primo set l’avvio è confortante per il toscano. Il francese è molto falloso e Lorenzo ne approfitta, strappandogli il servizio nel terzo game. Nel gioco successivo, però, emergono le prime difficoltà al servizio e la palla del contro-break cancellata è un segnale. Da quel momento, infatti, il classe 2002 del Bel Paese non trova profondità e si limita al palleggio da fondo, lasciando l’iniziativa al suo avversario. Avendo maggior sicurezza con i colpi al rimbalzo, Cazaux ribalta la situazione, conquistando il contro-break nel sesto game e il parziale nel decimo sul 6-4.

Nel secondo set si nota la differenza tra i due: Lorenzo deve fronteggiare spesso dei turni al servizio laboriosi, mentre il transalpino con prime anche oltre i 220 km/h incamera punti “gratuiti”. Musetti, dunque, è costretto a salvare prima una palla break nell’ottavo gioco e poi un match-point nel dodicesimo. Al tie-break, il toscano si fa prendere dalla frustrazione e gli errori sono tanti. Cazaux non si lascia pregare e conclude sul 7-2.

Leggendo le statistiche gli 8 ace del francese e l’unico di Musetti certifica quanto con questo fondamentale il giocatore italiano non abbia inciso. Oltre a ciò, il transalpino ha ottenuto il 66% dei punti con la seconda in battuta, a testimonianza delle difficoltà di Lorenzo di andarsi a prendere il punto con decisione in risposta. Una sola palla break costruita (trasformata) in tutto l’incontro la dice lunga.