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Holger Rune fuori dagli Australian Open! Il francese Cazaux gioca la partita della vita

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Sorpresona nella quinta giornata degli Australian Open: cade rovinosamente Holger Rune. Il danese deve arrendersi alla wild card francese Arthur Cazaux, al terzo successo in carriera nel circuito maggiore e oggi autore di una partita da applausi, chiusa con il punteggio di 7-6 6-4 4-6 6-3 in quasi tre ore e mezza. Poiché, più che demeriti del danese, autore di una prestazione comunque onesta, il ventunenne di Montpellier ha giocato a livelli mai toccati fino ad ora in carriera, mostrando i muscoli aiutato da un servizio cinque stelle extralusso e raggiungendo il terzo turno con Tallon Griekspoor.

Nel primo set l’equilibrio regna sovrano. Cazaux tiene bene il ritmo di Rune aiutato anche da un’ottima resa al servizio, che viaggia costantemente oltre i 200 all’ora con la prima. Sono solo tredici i punti complessivi in risposta e si va al tiebreak: due errori del danese permettono alla wildcard transalpina di scappare via. Il numero 8 del seeding recupera un minibreak ma gli errorini continuano, mentre Cazaux continua per la sua strada e si porta a casa la prima frazione.

Il francese sorprende per la confidenza che ci mette in mezzo al campo, lui che fino all’inizio di questa settimana aveva vinto solo una partita nel circuito maggiore. E questo si ripercuote sull’inizio del secondo set: giocando da vero e proprio martello si procura la chance di break in apertura, la prima della partita, concretizzandola da applausi. Rune appare frastornato, rischiando di perdere il servizio anche nel terzo gioco ma salvandosi in qualche modo e aspettando una minima chance di rientrare. Che arriva subito dopo ma Cazaux la annulla da giocatore consumato grazie alla sua prima velocissima, per poi vincere anche il secondo set sbagliando pochissimo.

E nemmeno nel terzo la wild card sembra tremare, tenendo bene il campo con un Rune che fa più fatica di quanto dovrebbe, dovendo richiedere un paio di volte anche l’MTO per un problema al ginocchio e vedendo la sua palla che non viaggia come solito. Anzi, il primo gioco potrebbe far pendere definitivamente la bilancia dalla sua parte, quando si ritrova immediatamente una palla break che il danese annulla con le unghie e con i denti. Ma all’improvviso arriva il primo momento di smarrimento di Cazaux nel decimo gioco: errore gratuito (uno dei pochi), doppio fallo e set point concesso, concretizzato con un gran passante.

Potrebbe essere una mazzata per il morale del francese, che invece reagisce da campione. In apertura si prende un altro break, e come se la prende: arrivando su una smorzata di Rune mostrando una spettacolare sensibilità di tocco. La palla dovrebbe appesantirsi per lui, ma invece rimane sempre sul pezzo, annullando anche una palla break nell’ottavo gioco e mettendo pressione a Rune che va a servire per il match. Ma l’ultimo gioco è una perla, chiudendo poi la partita con un passante incrociato che scuote l’intero Australian Open.

La partita della vita per Cazaux, che al servizio è stato implacabile: più che per i 18 aces, per la resa dell’83% con la prima, concedendo con quel fondamentale solo 13 punti a Rune che in tutta la partita ha avuto solo quattro palle break. E poi, aiutano sicuramente i 51 vincenti sui 135 punti complessivi: numeri impressionanti per un giocatore che vuole definitivamente emergere.

Foto: LaPresse