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Sci Alpino

VIDEO Federica Brignone indelebile: la rimonta da sesta a prima nella tormenta di neve di Tremblant

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Federica Brignone

Ci sono giorni diversi da altri, giorni in cui si entra di diritto nella leggenda dello sport. Federica Brignone di questi ne ha già vissuti parecchi, ma questa domenica 3 dicembre diventa un’altra data di quelle da ricordare. Le coordinate geografiche non solo quelle solite, siamo in Nord America, in Canada, in una cittadina del Québec meridionale chiamata Mont Tremblant, per due giganti della Coppa del Mondo di sci alpino femminile.

Ieri Brignone ha già incamerato un successo, il n.22, splendido sicuramente, ma quello che succede nella serata italiana di oggi è un qualcosa di indimenticabile. Dopo la prima manche l’azzurra è sesta con un ritardo di un secondo e ventidue centesimi da Petra Vlhova, che ha un margine di appena cinque centesimi su Mikaela Shiffrin. Federica è così indietro per via di un errore su un dosso che ha tradito molte; e come è chiaro davanti ci sono due fuoriclasse assolute, in più in terza piazza momentanea c’è Lara Gut-Behrami.

Quando parte la seconda manche e si susseguono le atlete, il meteo, il più grande protagonista in questi due mesi di Circo Bianco, inizia a metterci lo zampino. C’era già vento, ma le raffiche diventano sempre più forti, il nevischio si trasforma pian piano in tormenta di neve, scende la nebbia e le porte si “sdraiano” per terra. Ogni minuto peggiorano le condizioni, in testa c’è una francese, Clara Direz, che ha dipinto un capolavoro. Tutte le vanno dietro, nessuna si fida più a tenere il piede sull’acceleratore.

Poi al cancelletto è il momento di Federica Brignone, l’azzurra parte, senza paura. Federica incrementa al primo intermedio, anche al secondo, anche al terzo, arriva al traguardo e la luce è verde: apoteosi. Ne mancano 5, una ad una partono ma dopo metà manche già si capisce che non possono tenere il ritmo della fuoriclasse italiana. Sono dieci minuti di gioia che sale pian piano, con nella mente le pieghe, le curve, le linee e le punte sempre e solo puntate verso valle di Brignone, quando anche Vlhova è dietro può partire la festa. E che festa, un podio regale, con davanti c’è ancora una volta lei: la tigre italiana che oggi ha dimostrato ancora una volta la sua classe infinita.

VIDEO: RIVIVIAMO L’IMPRESA DI FEDERICA BRIGNONE

Foto: FISI/Pentaphoto