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Sci Alpino

Sci alpino, i precedenti dell’Italia maschile in Val d’Isere. 7 vittorie e l’indelebile tripletta del 2000

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Alessandro Fattori

La Coppa del Mondo 2023-2024 di sci alpino maschile fa tappa in Val d’Isère (Francia) per uno dei più classici fine settimana stagionale. Il Circo Bianco è stato letteralmente flagellato dal meteo; indi per cui si deve ancora entrare nel vivo, con una solo gara disputata fino ad ora. Questo weekend saranno protagonisti gli specialisti delle discipline tecniche: in programma sabato un gigante, domenica uno slalom speciale.

La località transalpina è stata foriera di grandi soddisfazioni per il nostro Paese; con podi a raffica (37 in totale), sette vittorie e una tripletta indelebile. La storia della Val d’Isère nel massimo circuito di sci alpino attraversa un arco di tempo superiore al mezzo secolo, con tutte le discipline che hanno avuto competizioni nel passato e diverse piste storiche diventate iconiche per la Coppa del Mondo. Già la seconda gara in assoluto disputata in questa località parla italiano: la la vittoria in gigante dell’indimenticabile Gustavo Thoeni nel lontano 1969, replicata poi sei anni dopo.

Gigante protagonista in casa Italia anche con un altro dei più grandi sciatori della nostra storia, sono due infatti le affermazioni di Piero Gros, nel ’72, con Helmuth Schmalz che centra il gradino più basso del podio completando la festa azzurra, e nel ’74. Non c’è un anno senza che italiani non siano protagonisti: nel 1973 arriva lo splendido successo di Herbert Plank, questa volta in discesa. Digiuno di dieci anni per gli atleti azzurri per quanto riguarda le vittorie in Val d’Isère, in cui comunque i podi non sono mancati di certo, interrotto nel 1985 dal successo in discesa di Michael Maier. 

Scorrendo la storia di questo magnifico comprensorio sciistico l’evento più importante lo ha ospitato nel 1992, quando fu sede delle gare di sci alpino delle Olimpiadi di Albertville. Ancora una volta le soddisfazioni per gli atleti azzurri non sono mancate: nella storia l’oro in gigante di Alberto Tomba, così come la fantastica doppietta oro-argento di Josef Polig e Gianfranco Martin nell’ormai quasi compianta combinata. Negli anni ’90 la premiata ditta di podi e successi italiani in Val d’Isère inizia a rallentare. Si può contare su Luigi Colturi, terzo in superG il 5 dicembre 1992, quindi Luca Cattaneo è secondo (con Erik Seletto terzo) nella discesa del 12 dicembre 1998.

Arriviamo poi a quel 16 dicembre 2000 memorabile. È la data della quinta, e ultima, tripletta azzurra in una gara di Coppa del Mondo. Da quel giorno infatti non è mai più successo nel settore maschile che un podio sia interamente italiano, mentre sono diverse le doppiette arrivate negli anni a seguire. Ormai ventitré anni fa a vincere in discesa fu Alessandro Fattori, che precedette di trentadue centesimi Kristian Ghedina. Il terzo gradino del podio fu completato dal giovane Roland Fishnaller, staccato di +0.41 dalla e con appena 0.07 di margine sullo svizzero Bruno Kernen.

Quella di Alessandro Fattori è però anche l’ultima vittoria di un italiano in Val d’Isère, che quindi ufficialmente nel nuovo millennio non ha trovato neanche un’affermazione. In Coppa del Mondo in questi anni sono arrivati ben dieci piazzamenti nella top-3. Sei i terzi posti che arrivano da super-g (Dominik Paris e Werner Heel), speciale (Partick Thaler e Stefano Gross), gigante (Massimiliano Blardone) e combinata (Manfred Moelgg). Mentre sono quattro le piazze d’onore: nel 2001 Kurt Sulzenbacher in discesa, nel 20008 e 2009 Blardone in gigante e nel 2016 Peter Fill in discesa.

L’ultimo podio in ordine cronologico è quello di Gross nello slalom sulla Face De Bellevarde del 2019. Tra i rapid gates attendiamo ancora la prima vittoria italiana in Val d’Isère, con Alex Vinatzer che a sua volta cerca il primo successo in Coppa del Mondo: sarà la volta buona per rompere due tabù in un giorno solo?

Foto: LaPresse