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Scacchi, Magnus Carlsen vince i Mondiali rapid per la quinta volta. Bodnaruk agli spareggi tra le donne

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Magnus Carlsen

Al termine della parabola dei Mondiali rapid di scacchi 2023 di scena a Samarcanda, in Uzbekistan, il re è sempre lui, Magnus Carlsen. Il norvegese porta a casa per la quinta volta il titolo iridato con questa cadenza di gioco  (15’+10″ a mossa di incremento): 10/13 il suo punteggio dopo la patta decisiva con l’indiano Praggnanandhaa Rameshbabu, quella che lo rende irraggiungibile per tutti gli altri.

Partito con le brillanti vittorie su Vladimir Fedoseev, russo in quota Slovenia poi riuscito ad arrivare secondo con 9,5, e con l’iraniano Pouya Idani, Carlsen non ha poi dovuto faticare troppo, pattando sia con l’uzbeko Nodirbek Abdusattorov, l’idolo di casa, e appunto con Praggnanandhaa. Nella lotta furiosa per la terza posizione prevale il cinese Yu Yangyi, il quale riesce a tenere dietro per spareggio tecnico un nutrito numero di forti giocatori tra cui l’indiano Vidit Gujrathi, il gruppo dei russi (Grischuk, Dubov, Andreikin, Murzin e Svidler), Fabiano Caruana (per l’italoamericano mai torneo di vertice), Praggnanandhaa, Abdusattorov, il francese Maxime Vachier-Lagrave e l’iraniano Parham Maghsoodloo.

Scacchi, Mondiali rapid 2023: Carlsen, Fedoseev e Yu Yangyi in vetta a metà torneo. Bene Sabino Brunello, polemiche sul dress code

Sabino Brunello chiude all’80° posto con 7 punti, frutto per quel che riguarda oggi di una sconfitta e tre patte. Per lui, ad ogni modo, torneo migliore rispetto a quello di una buona fetta di giocatori di un certo grido: un segnale invitante in vista della due giorni dedicata al blitz (3’+2″ a mossa di incremento per giocatore).

Quanto al femminile, invece, è agli spareggi che si decide il successo tra Anastasia Bodnaruk e Humpy Koneru, con la cinese Lei Tingjie tagliata fuori pur se a 8,5 e costretta alla terza posizione. A prevalere per 2,5-1,5 è la russa (sotto bandiera FIDE) contro l’indiana, al termine di una sfida ad alta tensione (e blitz) da una vittoria per parte nelle prime due partite e successo di Bodnaruk nella quarta. Per la trentunenne di San Pietroburgo si tratta per largo distacco del maggiore tra i titoli internazionali in suo possesso, tornei compresi.

Foto: FIDE / Lennart Ootes