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Patrick Mouratoglou non concorda con Norrie: “Vi spiego perché Sinner farà meglio di Alcaraz nel 2024”

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Jannik Sinner - Carlos Alcaraz

Siamo nella cosiddetta “off-season” del tennis. Una breve pausa, prima di iniziare a fare sul serio. Dal 29 dicembre l’attenzione sarà sulla United Cup, competizioni per nazioni che ci accompagnerà a cavallo tra 2023 e 2024 in Australia. Ci sarà anche l’Italia e la presenza del n.1 del mondo, Novak Djokovic, tra le fila della Serbia regalerà ulteriore interesse.

Un Nole reduce da un’annata pazzesca, con tre Slam vinti e la Finale persa a Wimbledon contro un grande Carlos Alcaraz. A chiusura del 2023 la conquista delle ATP Finals, battendo Jannik Sinner nell’ultima sfida, ma un ko proprio per mano dell’altoatesino nella semifinale di Coppa Davis tra Italia e compagine serba che piacere non avrà fatto. Un ko da aggiungere a quello inflitto sempre da Jannik nel Round Robin del Master di Torino.

Ecco che in questi giorni ci si sta chiedendo chi tra Alcaraz e Sinner possa essere il degno rivale di Nole l’anno venturo. Il tennista britannico Cameron Norrie ha detto la sua su questo argomento, sostenendo che lo spagnolo possa fare meglio nel 2024 dell’italiano per le sue caratteristiche tecniche. Di un parere diverso è il tecnico francese Patrick Mouratoglou, che attraverso il suo canale su Youtube si è pronunciato a riguardo.

Tennis, Norrie scettico su Sinner: “Alcaraz farà meglio di lui nel 2024, gioca meglio”

Penso che il 2024 sarà ancora l’anno di Novak Djokovic, ma chi sarà tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner il n.2? Credo che Jannik sia pronto per questo ruolo. L’anno prossimo può essere quello in cui Sinner ha modo di rivaleggiare con Djokovic più di Alcaraz, per quanto ha fatto vedere negli ultimi mesi del 2023. Ritengo che sarà pronto per competere al 100% ai massimi livelli, ben più di quanto ha fatto in questa stagione“, ha affermato Mouratoglou.

È vero, Alcaraz ha ottenuto risultati migliori finora: ha vinto due Slam, più 1000, è davanti in classifica, è stato numero uno e probabilmente sulla terra rossa gli è superiore. Penso però che su altre superficie, con lo stile di gioco che ha messo in mostra, Jannik possa essere superiore a Carlos per la sua capacità di prendere il tempo all’avversario e di giocare la palla con grande velocità“, la spiegazione del coach transalpino.

Chiaramente, in questo sport è tanto una questione di fiducia. Per questo, penso che l’ultima parte del 2023 abbia dato a Jannik quella sensazione di essere pronto per vincere tornei importanti. Sì, ha perso la Finale a Torino contro Djokovic, ma ha battuto Novak due volte in 12 giorni e vinto la Coppa Davis. Quest’ultimo risultato è un’incredibile spinta per lui. Mi ricorda il 2011 di Nole, quando fu protagonista di una stagione pazzesca, reduce dal successo in Davis dell’anno prima“, il ragionamento di Mouratoglou.

Per questo ritengo che Sinner possa fare molo bene, avendo più soluzioni nel suo tennis rispetto al passato, venendo a rete più spesso e con maggior efficienza. Credo quindi che sappia leggere meglio il gioco e possa adattarsi a molte più situazioni. Djokovic è sempre in vantaggio, ma Sinner sarà il n.2 al termine del 2024“, ha concluso l’allenatore francese.

VIDEO PATRICK MOURATOGLU SU SINNER VS ALCARAZ

Foto: LaPresse