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Nuoto, Nicolò Martinenghi e la 4×50 mista donne si tingono d’argento a Otopeni. Razzetti sugli scudi, Ceccon squalificato

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Nicolò Martinenghi

Andate in archivio semifinali e finali della terza giornata degli Europei di nuoto in vasca corta a Otopeni (Romania). Nell’Otopeni Aquatics Complex l’Italia ha portato il computo delle medaglie a 1 oro, 6 argenti e 1 bronzo, con due podi nel day-3.

Nella finale dei 200 dorso donne Margherita Panziera non ha avuto sufficiente birra in gambe e braccia e la sua chiusura in quarta piazza in 2:04.35 era il meglio possibile, dopo il Covid. Oro alla britannica Medi Harris in 2:02.45 a precedere la connazionale Katie Shanahan (2:03.22) e la francese Pauline Mahieu (2:03.60).

Ancora Regno Unito in evidenza con Benjamin Proud. Il potente atleta britannico ha fatto saltare il banco, vincendo la Finale dei 50 sl in 20.18 (record europeo) a precedere il francese Florent Manaudou e l’ungherese Szebasztian Szabo (20.74), argento ex aequo, e con il transalpino costretto a vedersi “scippato” del primato continentale. Alessandro Miressi ha chiuso quarto con il personale di 20.90, immediatamente davanti a Lorenzo Zazzeri (5° in 20.91).

Poca gloria per Alessia Polieri nella Finale dei 200 delfino donne, conclusa al settimo posto (2:08.91). Oro alla Germania con Angelina Kohler (2:03.20) davanti alla danese Helena Rosendahl Bach (2:03.86) e alla bosniaca Lana Pudar (2:04.55, autrice del record europeo junior). Nelle semifinali dei 200 misti luci e ombre per l’Italia. Alberto Razzetti super e in gestione con un 1:53.31 che promette molto per l’atto conclusivo di domani, dal momento che il ligure è stato secondo solo al britannico Duncan Scott (1:51.90) che non si è risparmiato. Delusione per quanto accaduto a Thomas Ceccon, squalificato per un’irregolarità nello stile a rana ai 125 metri. Peccato, perché il veneto avrebbe potuto fare molto bene in questa specialità.

Nei 100 stile libero donne bravissime Sofia Morini (quinta in 52.57) e Chiara Tarantino (ottava in 52.96) a rientrare nel novero delle migliori otto delle semifinali dei 100 stile libero donne. Entrambe al personale, le nostre portacolori cercheranno di migliorarsi in un contesto nel quale la britannica Anna Hopkin (51.70) ha fatto vedere di avere più margini delle altre. Grande delusione per Lorenzo Mora, primo degli esclusi dall’atto conclusivo dei 100 dorso (50.69), nella specialità in cui la Francia ha fatto la voce grossa con Mewen Tomac (50.01) e Yohann Ndoye-Brouard (50.19).

Settima piazza per Costanza Cocconcelli nella Finale dei 100 misti in 59.40, con la transalpina Charlotte Bonnet a segno in 57.47 davanti alla connazionale Beryl Gastaldello (57.67) e alla svedese Louise Hansson (58.33). Un sensazionale Daniel Wiffen si è confermato il riferimento del mezzofondo in questi campionati, visto il suo crono strepitoso di 14:09.11, con un andamento per metà gara al di sotto del record del mondo di Florian Wellbrock (14:06.88). Un riferimento da annotare quello dell’irlandese in ottica futura. Sul podio sono saliti il francese David Aubry (14:21.78) e un Mykhailo Romanchuk (14:22.18) lontano dalla propria miglior condizione.

Nelle semifinali dei 200 rana donne Francesca Fangio ha centrato l’ingresso alla Finale dei 200 rana, mentre Martina Carraro non ha superato il taglio. Fangio ha siglato il quarto crono di 2:19.78 e domani punta al podio in una specialità però in cui l’olandese Tes Schuouten (2:16.98) potrebbe mettere nel mirino il record del mondo di Rebecca Soni. Carraro 12ma in 2:22.70 e lontano dalla propria miglior forma.

In condizione invece Razzetti che, dopo aver impressionato nei 200 misti, ha replicato nei 200 delfino, siglando il secondo tempo d’accesso all’atto conclusivo (1:52.25), alle spalle solo dello svizzero Noe Ponti (1:51.79). 12° Christian Ferraro (1:55.16), lontano dalla top-8. Niente Finale dei 50 dorso donne anche per Cocconcelli (decima in 26.94) nella graduatoria comandata dalla svedese Louise Hansson (26.23).

A chiusura di giornata, i due argenti in casa Italia. Nicolò Martinenghi è andato a prendersi la piazza d’onore dei 100 rana, sciorinando la miglior prestazione di questa fine di 2023 con il crono di 56.57, preceduto di 0.05 dall’olandese Arno Kamminga (56.52). Sul terzo gradino del podio l’altro neerlandese Caspar Corbeau (56.66). Peccato per Simone Cerasuolo, quinto in 56.89. Il secondo metallo italico è arrivato dalle ragazze della 4×50 mista. La già citata Cocconcelli (26.87), Benedetta Pilato (28.75), Silvia Di Pietro (25.19) e Jasmine Nocentini (23.16) hanno sciorinato una prova da record italiano in 1:43.97, battute solo dalla svedesi (1:43.26). Il bronzo è andato alle britanniche (1:44.67).

Foto: LaPresse