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Editoriali

Federica Brignone terzo incomodo per la Coppa del Mondo di sci alpino? Sofia Goggia zavorrata dalle cancellazioni

Federica Brignone accende la speranza di vincere di nuovo la Coppa del Mondo generale di sci alpino, come già accaduto nel 2020. Ma la favorita n.1 resta Mikaela Shiffrin, con Sofia Goggia che rischia di non poterci neppure provare.

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Federica Brignone
Federica Brignone vince nella tormenta / Lapresse

Solo un’italiana ha vinto la Coppa del Mondo generale di sci alpino. Correva l’anno 2020 (che, per altri motivi, tutti vorremmo dimenticare…) e quell’atleta era Federica Brignone. Dopo l’inebriante doppietta in gigante sulle nevi canadesi del Québec, viene lecito chiedersi se la valdostana possa addirittura ambire ad un clamoroso bis dopo quattro anni.

POSSIBILE RUOLO DA TERZO INCOMODO 

La favorita al titolo non può che essere Mikaela Shiffrin. L’americana è oggettivamente la più forte, perché di gran lunga la più completa e l’unica nell’attuale Circo Bianco ad aver vinto in tutte e quattro le specialità (gigante, slalom, superG e discesa). Sin qui, in sette gare, non ha mai fatto peggio di un sesto posto, ha collezionato due vittorie e cinque podi complessivi tra gigante e slalom. Questa costanza di rendimento potrà mantenerla anche nei mesi a venire, anzi in taluni frangenti il tassametro dei successi potrebbe crescere. Nelle ultime stagioni si è gestita nell’arco dell’anno, dedicandosi solo ad alcune tappe riservate alla velocità. Tuttavia, in caso di bisogno (leggasi avversarie vicine in classifica), allora le presenze in discesa e superG potrebbero aumentare. È chiaro che Mikaela Shiffrin, nel cui palmares figurano già ben cinque sfere di cristallo assolute,  diventa ingiocabile se inizia a raccogliere podi a raffica anche nella velocità: nessuno potrebbe oggettivamente tenerne il passo.

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Ad oggi la rivale più credibile per la statunitense appare la svizzera Lara Gut-Behrami. L’elvetica, già vincitrice della generale nel 2016, sta mantenendo un ruolino di marcia formidabile in gigante, il che lascia presagire che potrebbe fare faville nell’amato superG, ovvero la disciplina in cui ha raccolto i migliori risultati in carriera, compreso un oro olimpico. Per cullare veramente il sogno, la classe 1991 dovrà però tornare a fare capolino con continuità sul podio anche in discesa, specialità dove nel passato recente ha fatto più fatica e nella quale non vince da quasi due anni.

Chi invece in discesa ha compiuto passi da gigante è Federica Brignone, che ha sensibilmente limitato anche l’atavico punto debole della scorrevolezza sui piani. Nessuno chiede all’azzurra di vincere la Coppa del Mondo generale, perché le favorite sono altre (ed anche la slovacca Petra Vlhova va tenuta in considerazione, a patto di ritrovare una competitività accettabile nella velocità). Tuttavia, se dovesse proseguire con questo andamento in gigante ed iniziasse ad infilare una serie di podi e vittorie anche tra superG e discesa, allora potrebbero aprirsi scenari impensabili. Sia Brignone sia Gut-Behrami, ad ogni modo, non sono completamente padrone del proprio destino: per ambire alla Coppa del Mondo generale dovranno sperare in una Shiffrin meno cannibale del solito tra gigante/slalom e non così incisiva nella velocità.

Al trofeo assoluto vorrebbe ambire anche Sofia Goggia, tuttavia la zavorra delle cancellazioni potrebbe mettere incolpevolmente fuori dai giochi la bergamasca. La classe 1992 è convinta di poter incassare diversi ‘100’ tra discesa ed anche superG, in gigante sta raccogliendo tanti punti, in netta controtendenza rispetto alle ultime stagioni. Il problema è che sinora non si è disputata una sola gara veloce e le discese di Cervinia, cancellate, non verranno recuperate. Anche per il prossimo fine settimana è prevista neve a St. Moritz, dove sono in programma due superG ed una discesa: in particolare la giornata di venerdì 8 dicembre potrebbe rivelarsi la più difficile. Già pensare di poter contrastare Shiffrin è di per sé un’idea che rasenta l’utopia, se poi vengono meno anche le competizioni per provarci, allora il sogno rischia di dileguarsi come il sole in una giornata uggiosa.