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Formula 1

F1, Mara Sangiorgio: “Nel Mondiale 2023 sono mancate le belle storie, Leclerc e Sainz sono due certezze per la Ferrari”

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Mara Sangiorgio

La stagione di F1 è terminata ed è tempo di bilanci. Non è necessario Archimede per definire quanto accaduto: un dominio di Max Verstappen e della Red Bull in tutto e per tutto. Per la Ferrari, invece, un campionato nel quale le problematiche del progetto SF-23 si sono evidenziate, ma la scuderia di Maranello non è stata di certo l’unica a non estrarre il coniglio dal cilindro.

Nell’ultima puntata di Sport2Day condotta da Beatrice Frangione, in onda sul canale Youtube di OA Sport e con ospite Mara Sangiorgio (giornalista e pit reporter di Sky Sport F1), si sono approfonditi i vari temi che il 2023 del Circus ha suggerito.

Si è partiti da un’analisi generale della stagione: “Un annata intensa e lunga in cui però, mi spiace dirlo, sono mancate delle belle storie. Certo, ci sono stati Max Verstappen e la Red Bull che hanno cannibalizzato la stagione ed è giusto sottolineare la bontà del loro lavoro. Al di là di chi si lamenta della Formula Noia, sono mancati gli avversari e le storie annesse. Se vogliamo, non sono arrivati degli spunti neanche dal mercato piloti perché la griglia è quella che abbiamo già conosciuto quest’anno“.

Focalizzando l’attenzione sulla Ferrari, si è posto l’accento su alcuni aspetti: “Il week end di Carlos Sainz è stato stratosferico e una delle storie da raccontare. Lo spagnolo e Charles Leclerc compongono una bella coppia perché sono due personalità diverse ed entrambi affamati. Si bilanciano perché ognuno può portare qualcosa di suo alla squadra, avendo uno stile di guida diverso. Vasseur ha rassicurato sulla conferma dei loro contratti e sulla continuazione del percorso“.

Sorpresa e delusione dell’annata sono le seguenti: “Chi mi ha stupito è Liam Lawson (AlphaTauri) perché io non lo conoscevo così bene, perché gli impegni per la F1 fagocitano. Mi ha sorpreso per lo spirito di adattamento ed è un peccato non ritrovarlo titolare l’anno prossimo perché se lo sarebbe meritato per le sue caratteristiche tecniche e mentali. E’ stata una bella scoperta. Si è giocato alla grande le sue carte, ma la Red Bull ha deciso di metterlo in panchina. Delusione direi Sergio Perez (Red Bull) perché con quella macchina non si può fare una stagione del genere. Certo, c’è anche un discorso mentale da fare perché Checo è entrato in un vortice di negatività personale che non gli ha permesso di valutare le situazioni razionalmente. Avere di fianco una figura ingombrante come Max Verstappen non è facile per nessuno, lui però è un pilota d’esperienza“.

Un focus sul ritorno in F1 di Daniel Ricciardo e sull’eventualità di essere titolare in Red Bull: “Deve meritarsi quel sedile perché io non ho ancora visto quel pilota che nel 2018 faceva in pista determinate cose. Penso che negli anni successivi, specie in McLaren, abbia perso fiducia in se stesso. In AlphaTauri però ho notato dei segnali di ripresa, per cui vedremo“.

A conclusione si è parlato di un’altra grande delusione della stagione, ovvero la Mercedes: “Si era compreso subito, dai test in Bahrain, che la macchina non fosse competitiva. Questa è la dimostrazione che quando certi riferimenti si perdono, vedi James Allison in altro ruolo, si fa più fatica. In più non è semplice comprendere queste vetture perché posso testimoniare che per tutti il comportamento sulle varie piste è complicato da prevedere. Lo è stato anche per la Red Bull a Singapore. Tuttavia, Mercedes ha sicuramente deluso perché è un grande team e con piloti eccellenti“.

VIDEO INTERVISTA A MARA SANGIORGIO

Foto: LaPresse