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Novak Djokovic sconfigge Jannik Sinner e si aggiudica le ATP Finals per la settima volta

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Novak Djokovic

Novak Djokovic diventa il recordman ufficiale di vittorie alle ATP Finals. Il serbo sconfigge Jannik Sinner in finale con il punteggio di 6-3 6-3 e conferma il titolo già conquistato nel 2022 con una performance che racconta in pieno perché quest’anno ha perso soltanto sei incontri. Per il serbo è il modo più degno di chiudere la stagione ATP, con il settimo successo che lo porta a staccare Roger Federer, per l’italiano il primo passo verso qualcosa che, c’è da starne certi, vedrà tante altre volte. E non necessariamente dalla parte dello sconfitto.

Djokovic parte col turbo innestato e, tanto per far capire i rapporti in campo, stampa quattro ace nei primi due turni di servizio. Prova a fare il muro di gomma nel primo di Sinner, che però si disimpegna bene e tiene a 30 facendo capire già dal primo 15 in battuta che non è bendisposto a concessioni. Il problema, però, arriva proprio sull’1-2: sul 40-15 Jannik gioca un serve&volley letto perfettamente dal serbo e, sul 40 pari, una palla appena buona è chiamata fuori. Niente chiamata del challenge e subito dopo arriva l’errore che porta Djokovic avanti di un break. In sostanza, a parte una scaramuccia tra il numero 1 ATP e il pubblico, non accade più nulla di rilevante e così in poco più di mezz’ora c’è il 6-3.

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Nel secondo set Sinner, semplicemente, non viene fatto partire: Djokovic è ed arriva ovunque, prendendosi di forza il break a zero. Il serbo tenta di porre letteralmente fine al match sullo 0-2, quando continua a spingere, a trovare gli ultimi centimetri di campo, a costringere l’italiano a dei rischi importanti. Lo 0-3, però, non arrivano: lo impediscono un gran servizio centrale, un nastro che beffa Djokovic e un ace che apre la strada all’1-2 e alla carica che cercano di trasmettersi a vicenda Jannik e il Pala Alpitour. All’improvviso il 24 volte campione Slam perde la prima, serve tre seconde, sono tre punti dell’azzurro e due palle break, entrambe annullate col servizio. Quello che segue, sul 2-4, è un game durissimo, da oltre un quarto d’ora, tentate soluzioni alternative vane, rischi notevoli presi, due palle break salvate e, alla fine, un servizio tenuto che porta morale. E, in effetti, arriva un altro 0-30, con l’italiano che riesce a guadagnare dell’iniziativa. La risposta di dritto sul terzo punto, però, fa recriminare, come ancor più il dritto in avanzamento sul 40 pari. Anche l’ultimo game è difficile, e stavolta non c’è salvataggio: il nastro porta via beffardamente l’ultima seconda a Jannik, causando un fatale doppio fallo.

Un dato, per la prima parte del match, vale la pena ricordarlo: fino al 6-3 3-2 Djokovic ha lasciato per strada tre errori gratuiti. E, fino a quel momento, c’erano stati solo due punti persi al servizio. Alla fine il dato è di 91% di punti vinti con la prima. Meno fortuna del solito per Sinner in questo senso (57%), ma certamente guarderà a questo e altro per proseguire in una crescita ormai inarrestabile.

Foto: LaPresse