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MotoGP. Lo strano rapporto tra i piloti italiani e Phillip Island, tramutatasi improvvisamente da terra di conquista a località ostile

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A Phillip Island c’è stata un’epoca in cui i centauri italiani erano protagonisti e, soprattutto, vincenti. Tra il 1997 (anno del reintegro in calendario dell’autodromo costruito sull’omonima isola) e il 2009, dunque per un decennio abbondante, trovare un’edizione del Gran Premio d’Australia senza alcuna vittoria di un pilota del nostro Paese ha rappresentato un’anomalia.

Senza dubbio la presenza di Valentino Rossi (2 affermazioni in 250cc, 5 nella classe regina) ha contribuito fortemente nel consentire all’Inno di Mameli di raggiungere il numero uno della hit parade di Ventnor. Cionondimeno, ai successi del Dottore si sono aggiunti quelli di tanti altri connazionali. Marco Melandri, per esempio, si è imposto in tutte le classi (nel 1999 in 125cc, nel 2002 in 250cc e nel 2006 in MotoGP).  Inoltre hanno festeggiato a vario titolo i vari Max Biaggi, Marco Simoncelli, Andrea Dovizioso, Roberto Rolfo e Andrea Ballerini, che proprio a Phillip Island si fregiò di un clamoroso trionfo.

Poi, qualcosa è cambiato. Con lo scoccare degli anni ’10 del XXI secolo, all’improvviso la vena d’oro tricolore si è esaurita. Se nelle tredici edizioni del GP d’Australia tenutesi dal 1997 al 2009 si contano 16 vittorie italiane, pari al 41% delle gare iridate andate in scena a Phillip Island, negli undici appuntamenti dal 2010 al 2022 si assommano solamente 2 hurrà (9%). Peraltro una delle due affermazioni porta la firma del “solito” Rossi (2014). L’altra è stata artigliata da Lorenzo Dalla Porta nel suo anno di grazia, il 2019, quello del titolo Mondiale in Moto3.

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Difficile dare spiegazioni razionali alla dinamica appena esposta. Anzi, impossibile proprio. Il perché e il percome di quanto sta accadendo restano un mistero. L’Italia e Phillip Island un tempo erano legate da una storia d’amore, poi hanno improvvisamente cominciato a guardarsi in cagnesco. “You’ve lost that lovin’ feelin’” cantavano i Righteous Brothers negli anni ’60 in una celebre canzone. Si prende atto di questa situazione e la si tiene d’occhio, poiché rappresenta un tema dell’imminente weekend, quando il Motomondiale sarà di scena sull’affascinante pista australiana.

Foto: La Presse