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MotoGP, Bagnaia guarda avanti: “Sapevo che in Australia avrei faticato. Ora arrivano due piste buone”

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Cala il sipario. Si sapeva a Phillip Island (Australia), sede del 16° round del Mondiale 2023 di MotoGP, che la disputa della Sprint Race sarebbe stata complicata. Le previsioni meteo erano state piuttosto chiare: pioggia e forti raffiche di vento. Non è un caso che la Race Direction, per cautelarsi in questo modo, aveva deciso di anticipare la gara di 27 giri il sabato e di posticipare la Sprint quantomeno per assicurarsi la disputa della prova che assegna più punti.

Missione compiuta da questo punto di vista, ma è chiaro che la cancellazione odierna lasci un po’ di tristezza in chi avrebbe voluto gareggiare. Ci si riferisce ai piloti e a Francesco Bagnaia, leader della classifica mondiale, impegnato nel confronto iridato con lo spagnolo Jorge Martin.

A me dispiace sempre non poter competere. Stamattina, nel corso del warm-up, abbiamo avuto un problema di setting ed è per questo che non sono riuscito a spingere. C’è stato un settaggio sbagliato sul posteriore, ma era una cosa che avevamo risolto. Ero pronto per correre e vincere“, ha raccontato Pecco ai microfoni di Sky Sport.

Sfortunatamente le condizioni erano molto difficili e già in Moto2, a mio parere, molto al limite. Vietti mi ha raccontato che la sua caduta sia stata provocata dal vento. Non è un caso che poi l’abbiano interrotta. Purtroppo non c’era modo per fare questa Sprint anche perché il meteo era in costante peggioramento“, ha aggiunto Bagnaia.

Facendo poi un bilancio del fine-settimana: “Sono contento di andar via dall’Australia con più punti di vantaggio su Martin perché sapevo che su questa pista, come anche in Giappone e in Indonesia, avrei fatto più fatica. Ora ci sono dei circuiti che mi sono più favorevoli come in Thailandia e in Malesia. Dobbiamo migliorare nella gestione del week end, senza rimanere fuori dalla Q2. Qui a Phillip Island ce la siamo anche un po’ cercata perché abbiamo lavorato quasi esclusivamente per la gara e alla fine ha pagato, ma è chiaro che un day-1 così complicato altrove non possiamo permettercelo“.

Foto: Valerio Origo