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Ginnastica artistica, le pagelle dell’Italia ai Mondiali: Abbadini emula Chechi, Levantesi finalista, Bartolini tra le lacrime

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Italia ginnastica artistica maschile

L’Italia ha concluso i Mondiali 2023 di ginnastica artistica con la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024, l’ottavo posto nella gara a squadre e un sesto posto nel concorso generale individuale. Di seguito le pagelle della Nazional maschile che è stata protagonista allo Sportpaleis di Anversa.

PAGELLE ITALIA MASCHILE MONDIALI GINNASTICA ARTISTICA

YUMIN ABBADINI: 8. Il bergamasco ha chiuso il concorso generale individuale al sesto posto. Si tratta di un risultato eclatante perché nell’ultimo mezzo secolo soltanto Jury Chechi era riuscito a fare meglio con una quinta piazza. L’azzurro ha dimostrato di poter stare al banchetto dei grandi e i margini di miglioramento sono importanti, potrebbe anche togliersi delle soddisfazioni importanti in un prossimo futuro. Annotiamo che si è fermato a un solo decimo dalla finale alla sbarra e si ripartirà da qui per scalare ulteriormente le gerarchie al ferro. Solido, preciso, puntuale e fondamentale nella gara a squadre con la sua vertalità.

MATTEO LEVANTESI: 7. Il marchigiano si è qualificato con carattere alla finale di specialità alle parallele pari, replicando quanto era riuscito a fare lo scorso anno agli Europei. Nell’atto conclusivo a provare a tirare fuori il coniglio dal cilindro incappando in quale errore e chiudendo al settimo posto. Il 26enne è stato l’unico italiano a rientrare tra i migliori otto su un attrezzo in questi Mondiali e merita un elogio particolare. Peccato per gli errori commessi nella finale a squadre, dove l’Italia è uscita dalla lotta per le posizioni che contano a metà gara.

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NICOLA BARTOLINI: 7. Il sardo ha offerto due bei lampi in qualifica: il suo esercizio al corpo libero è sempre una garanzia (14.400, 5.9 il D Score), ma purtroppo rimane fuori dall’atto conclusivo per un decimo (il livello si è alzato terribilmente, ricordiamo che l’azzurro conquistò il titolo iridato soltanto due anni fa); la staffilata al volteggio è stata semplicemente mostruosa e proprio in quel momento l’Italia ha capito di essere sulla strada giusta verso le Olimpiadi di Parigi 2024. Si è sempre comportato da capitano mettendoci cuore e grinta, voleva rifarsi dalle delusioni di Glasgow 2015 e Stoccarda 2019 quando sfumò il pass a cinque cerchi e ci è riuscito esultando tra le lacrime. La Nazionale non è poi stata impeccabile in finale e ha terminato all’ottavo posto dopo il trionfo ottenuto in primavera agli Europei.

LORENZO CASALI: 7. Il marchigiano si è presentato in condizioni fisiche non ottimali a questi Mondiali e con due vistose fasciature ai piedi, ma nonostante questo non si è mai tirato indietro in qualifica. L’azzurro si è preso il carico di responsabilità su tutti gli attrezzi, si è qualificato all’atto conclusivo sul giro completo e in ben cinque specialità i suoi punteggi sono risultati decisivi per la squadra. Ha poi rinunciato a disputare la finale all-around proprio perché non era in condizioni fisiche ideali.

MARIO MACCHIATI: 6. Il Campione d’Italia all-around ha portato a casa sei punteggi validi per la squadra durante le qualifiche. Notevoli il 14.500 al volteggio e il 14.166 alle parallele, ha un po’ sofferto tra sbarra (13.200) e anelli (13.100). Ha poi sostituito Casali nell’atto conclusivo sul giro completo e ha chiuso al 15mo posto.

Foto: Photo LiveMedia/Filippo Tomasi