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Baseball, Andrea Marcon: “Europei disastrosi, lezione da recepire. Dobbiamo pensare fuori dagli schemi”

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Andrea Marcon

Dopo il terribile flop della rassegna continentale 2023, a parlare è il presidente federale Andrea Marcon. Il numero 1 della FIBS, dai canali del sito della Federazione, analizza sotto vari profili il nono posto, peggior risultato di sempre, dell’Italia in Repubblica Ceca.

Queste le parole più importanti: “È stato un Europeo dal risultato disastroso, una lezione bruciante che va recepita, elaborata e usata da ulteriore stimolo per creare qualcosa di nuovo. Le Nazionali che erano in Repubblica Ceca, da quelle più ambiziose a quelle senza troppe velleità, sono tutte create su progetti che vedono l’integrazione di giocatori locali, europei, con altri che provengono dalle realtà più evolute, e intendo chiaramente il mondo professionistico nordamericano, ma non esclusivamente, e che portano non solo un aiuto tecnico sul campo, ma anche approccio, mentalità e cultura, facendo crescere tutto il gruppo“.

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Tra cause e ricordo di un dettaglio: “Mi pare evidente che non era possibile proseguire con una lega di tre squadre e che andava presa una strada che permetta ad altre realtà di strutturarsi per competere con Fortitudo, San Marino e Parma. […] Vorrei però segnalare che il fallimento in questa competizione europea è nato essenzialmente da una partita e in particolare da una ripresa sbagliata alla quale non siamo riusciti a reagire, contro la Svezia. Credo che nessuno possa pensare che quello svedese sia un campionato più ‘allenante’ e men che meno quello britannico. Inoltre, vorrei sottolineare che molti dei giocatori che all’Europeo hanno fatto bene, alcuni benissimo, vengono proprio dalla Serie A e diversi degli stessi Azzurri hanno una media battuta sopra a .350, se vogliamo usarla come parametro in un torneo di così poche partite“.

Soluzioni possibili: “Per pensare di competere per il vertice, oggi, è indispensabile preparare gli atleti, i giovani talenti, a cominciare dalle categorie giovanili, utilizzando tutte le tecniche, le tecnologie, digitali e non, le strutture e le metodologie più avanzate, collaborando con chi pratica le nostre discipline ai massimi livelli. E soprattutto creare opportunità di giocare, tanto e con i migliori […] Dobbiamo pensare fuori dagli schemi, perché è evidente che quelli di vent’anni fa, per non parlare di trenta o cinquanta, non funzionano più“.

Foto: FIBS / Corrado Benedetti