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Pallavolo

Volley, girone complicato per l’Italia al Preolimpico: sfida al Brasile, ma Iran, Cuba e Germania sono outsider pericolose

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Alessandro Michieletto

Non saranno passeggiate ma l’Italia nonostante il pesante forfait di Russo all’ultimo momento, è pronta a prendersi da subito il biglietto per Parigi 2024 nel torneo di qualificazione olimpica che sta per prendere il via in Brasile.

Proprio con i padroni di casa, che per anni hanno rappresentato un ostacolo insormontabile per le formazioni azzurre, è in programma la sfida più attesa e stimolante che chiude il percorso degli azzurri e la speranza è che, a quel punto, almeno per l’Italia il discorso qualificazione sia acquisito perché andarsi a prendere il biglietto per Parigi in Brasile contro la Nazionale verde-oro all’ultima sfida di un tour de force, sarebbe molto complicato.

Fondamentali, dunque, saranno le sfide che anticiperanno l’ultimo incontro degli azzurri. Le prime tre non dovrebbero rappresentare grossi problemi. Si parte contro una Repubblica Ceca di livello sicuramente inferiore all’Italia mabisognerà fare attenzione a qualche ex o attuale protagonista della Superlega (Hadrava e Dzavoronok non hanno trovato troppo spazio all’Europeo) e a due bocche da fuoco come Sotola e Galabov che invece si sono messi in luce nell’appuntamento continentale.

A seguire la sfida al Qatar che non va sottovalutato perché arriva dai Giochi Asiatici, conclusi martedì ad Hangzhou dove ha ottenuto un buon quarto posto e soprattutto in finale ha impensierito non poco il Giappone, trascinando i nipponici ai vantaggi nei primi due set persi e arrendendosi solo con il punteggio di 3-1. Tanti i naturalizzati nella formazione asiatica che qualche freccia al proprio arco ce l’ha anche se parliamo di una squadra che non dovrebbe creare grattacapi agli azzurri.

Il terzo incontro sarà con l’Ucraina, altra formazione di fascia media in Europa e di livello sicuramente inferiore rispetto agli italiani. Il faro della squadra è Oleh Plotnytskyi, punto di forza di Perugia (ottavo, ma spesso anche sesto, uomo) ma attenzione anche agli altri due attaccanti di palla alta, Kovalov e Tupchii che hanno fatto bene all’Europeo, chiuso con la conquista dei quarti di finale per la formazione ucraina.

Le due partite che si riveleranno decisive per staccare il biglietto per Parigi sono quelle contro Iran e Cuba. La formazione iraniana non fa più leva sui giocatori che hanno segnato un’epoca, che hanno portato la Nazionale asiatica fra le prime del mondo ma può contare su alcuni giovani molto interessanti e su elementi già rodati a livello internazionale. Partita abbordabile ma tutt’altro che semplice per gli azzurri, con gli iraniani galvanizzati dal trionfo nei Giochi Asiatici arrivato non più tardi di martedì scorso in Cina.

Stessa cosa si può dire anche per la sfida contro Cuba: Yant, Herrera, Simon, sono tutti giocatori in grado di essere grandi protagonisti in Superlega ma che in Nazionale faticano a rendere al massimo perché il livello, in alcuni reparti, è piuttosto basso e la squadra fatica a trovare gli equilibri e i meccanismi giusti, soprattutto in ricezione e nella costruzione dell’azione. La speranza è che i caraibici non trovino la quadratura del cerchio proprio in questa occasione.

La chiusura, poi, è con il Brasile che, è vero, non fa più paura come una volta, ha fallito gli ultimi grandi eventi internazionali ma, in casa, con una qualificazione olimpica da conquistare, potrebbe diventare ostacolo molto difficile da superare. L’auspicio è che questa partita si trasformi in passerella e a quel punto sarebbe solo un’occasione per godersi un grande spettacolo, diversamente si trasformerebbe in una sfida senza quartiere.

Foto Fivb