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Volley, Davide Mazzanti ammette: “Non avevo la squadra in mano dopo i Mondiali: costretto a rifondare”

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L’Italia ha non ha raggiunto nemmeno quello che era ritenuto l’obiettivo minimo agli Europei 2023 di volley femminile: la medaglia di bronzo si è rivelata una chimera per la nostra Nazionale, che a Bruxelles (Belgio) è stata battuta dall’Olanda con uno schiacciante 3-0 (25-23; 28-26; 25-20). Le azzurre avevano perso la semifinale contro la Turchia al tie-break dopo essere state avanti per 2-1 e 18-14, ma nella finale per il terzo posto non hanno mai offerto un gioco convincente e hanno capitolato malamente al cospetto delle tulipane, che in semifinale avevano perso per 3-1 contro la Serbia.

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Davide Mazzanti ha svelato cos’è successo dopo i Mondiali dello scorso anno, conclusa al terzo posto, e ha spiegato il motivo delle sue scelte ai microfoni della Rai: “Questo è l’unico percorso che potevo fare, perché dovevo riavere una squadra in mano. Dopo il Mondiale non avevo la squadra in mano e con la Federazione abbiamo pensato a una strategia, che era rifondare una squadra e vedere il nostro livello. Siamo cresciuti fino ad arrivare alla partita con la Turchia dove ci siamo sciolti sul momento più bello e oggi c’è stata una partita non giocata. Nel percorso che abbiamo fatto ci sono queste due partite che lo sporcano, nel senso che abbiamo sempre dimostrato di saper stare in campo. Oggi è una tappa importante e non l’abbiamo giocata come volevamo: ora ci aspetta un preolimpico importante dove dobbiamo pensare a quanto fatto“.

Il Commissario Tecnico ha nei fatti evidenziato le crepe all’interno del gruppo e questo spiega ufficialmente (ma si era già capito nitidamente…) il motivo dell’esclusione di veterane di grosso calibro come Monica De Gennaro, Caterina Bosetti, Cristina Chirichella. Una “rifondazione” dietro a cui ci sarebbe anche la scelta di non puntare su Paola Egonu nel ruolo di titolare, ma di relegarla alla panchina preferendo Ekaterina Antropova come opposto. La veneta è nei fatti subentrata soltanto con i doppi cambi, anche se nella semifinale con la Turchia ha giocato interamente dalla metà del secondo set. Uno dei tanti punti interrogativi a cui andranno date risposte chiare, precise, soddisfacenti in vista del torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024, in programma tra un paio di settimane.

Per quanto riguarda la partita odierna: “L’abbiamo persa in cambio palla e in break, abbiamo avuto gli indici più bassi degli Europei. Siamo stati poco efficaci nella scelta dei colpi e in contrattacco siamo stati poco efficaci, dando troppo spazio all’Olanda. Non abbiamo giocato, nei primi due set abbiamo perso un sacco di occasioni quando potevamo prenderci spazio. Il nostro lavoro era cambiare inerzia alla partita, ma non è mai accaduto. Non siamo stati squadra: una squadra cambia l’inerzia della partita e oggi non lo siamo stati. Abbiamo iniziato come avevamo finito con la Turchia: eravamo poco presenti. Una partita si può perdere, ma non possiamo stare in campo così“.

Il Commissario Tecnico ha poi concluso: “Il percorso è sempre dinamico e non fisso. Quella di oggi è l’unica partita non giocata, anche l’altroieri ci è mancato poco per essere in finale. L’idea è che abbiamo costruito qualcosa di importante, ora dobbiamo digerire e andare avanti perché questa partita non può cancellare tutto quello che abbiamo fatto. Sono sicuro che non siamo questi, abbiamo approcciato malissimo“.

Foto: Valerio Origo