Seguici su

Senza categoria

US Open 2023, Matteo Arnaldi depone le armi con Carlos Alcaraz: sconfitta in tre set

Pubblicato

il

Matteo Arnaldi

Troppo Alcaraz per Matteo Arnaldi. L’azzurro si arrende negli ottavi di finale degli US Open con il punteggio di 6-3 6-3 6-4 contro il numero 1 al mondo in due ore, lo spagnolo ora aspetta il vincente tra Jannik Sinner ed Alexander Zverev ai quarti. Il ragazzo di Sanremo ci ha provato innegabilmente, ha disputato la sua partita senza tremare, ma non ha potuto niente contro il campione in carica, portandosi però nel cuore un torneo Slam che gli dà ancora più convinzione e l’ingresso nella top 50 della classifica ATP.

Nei primi minuti Matteo sembra godersi il momento, riuscendo comunque a tenere il ritmo dell’illustre avversario. Il numero 1 al mondo però attende il momento per colpire, che arriva nel sesto gioco: Arnaldi annulla due palle break, ma deve cedere alla terza, l’iberico non ha problemi a gestire e chiude la prima frazione in poco più di mezz’ora.

Nella seconda frazione Alcaraz fa capire immediatamente di non voler scherzare. Con un paio di ottimi passanti il numero 1 trafigge l’azzurro e si prende immediatamente il break. Arnaldi fa quello che può per rimanere in scia, si apre un minimo spiraglio nell’ottavo gioco chiuso dall’iberico con un paio di magie. Ma nel game successivo arriva la spinta dello spagnolo, che chiude al terzo set point con il terzo break della sua partita.

Nel terzo gioco del terzo set però Alcaraz tende a distrarsi un po’, e Arnaldi è lesto ad approfittarne, convertendo la prima palla break della propria partita con un gran dritto. Il numero 1 non è lì per caso: un durissimo quarto gioco permette all’iberico di tornare immediatamente in linea di galleggiamento. Arnaldi resiste fino al decimo gioco, in cui Alcaraz torna a sgasare chiudendo la partita con un altro break a zero.

Arnaldi ha fatto il possibile, mantenendo un sufficiente 66% con la prima di servizio (37/56) ed il 42% con la seconda (14/33), con un saldo negativo tra vincenti e non forzati (22-25). Il nativo di Sanremo ha concesso 12 palle break, salvandone sette in tutta la partita. Non è bastato per superare Alcaraz, ma rimane una lezione da imparare.

Foto: LaPresse