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MotoGP, Bagnaia meglio del previsto a Misano: paura alle spalle, quali obiettivi per sabato e domenica?

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A Misano Adriatico, il fine settimana dedicato al Gran Premio di San Marino si è aperto con la giornata adibita alle prove libere, fossero essere qualificanti per il Q2 o meno. Il principale motivo d’interesse riguardava le condizioni di Francesco Bagnaia, miracolosamente uscito senza conseguenze serie dal raggelante incidente patito domenica scorsa al Montmelò.

Ebbene, Pecco ha dato responsi rassicuranti. Il ventiseienne piemontese ha centrato l’obiettivo odierno, guadagnando l’accesso diretto alla seconda fase delle qualifiche. Non è al meglio, è palese, ma il 7° posto è più che sufficiente per portare a casa la pagnotta e guadare con fiducia la proseguo del weekend, soprattutto perché Ducati è tornata potenza egemone. La scarsa aderenza dell’asfalto del Montmelò non caratterizza quello di Misano, dunque le Desmosedici hanno ripreso a recitare la parte delle leonesse.

A proposito di obiettivi, resta da capire quale può essere quello di Bagnaia. Stringere i denti e gettare il cuore oltre l’ostacolo sul giro secco è una cosa, resistere per una sequenza di tornare nella Sprint è un altro paio di maniche. Domenica, poi, c’è il Gran Premio vero e proprio, al quale si arriverà con tutti gli sforzi dei due giorni precedenti sulle spalle. Tutto dipenderà da come reagirà l’organismo di Francesco alle sollecitazioni a cui sarà sottoposto. Oggi è stato fatto quello che si doveva fare. Domani già difendersi da Martin (quarto e solamente 43 millesimi più rapido) sarebbe un traguardo auspicabile.

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Se il madrileno non ha brillato particolarmente, va viceversa rimarcato come Marco Bezzecchi abbia acceso gli abbaglianti. Il romagnolo ci tiene a fare bella figura nel “salotto di casa” e ha completato un giro da urlo. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Pecco, con i dovuti distinguo. Bisognerà capire se i dolori alla mano destra, ammaccata dopo la carambola della partenza catalana, si faranno sentire sul long-run. Oggi il Bez è apparso il centauro dal potenziale più alto.

Aprilia conferma comunque la propria competitività. Non sarà dominante come a Barcellona, però Maverick Viñales è stato velocissimo (secondo tempo per lui) e l’incisività della RS-GP è testimoniata dal 10° posto di Raul Fernandez, autentica sorpresa di giornata assieme a Marc Marquez, capace di issare la sua Honda in sesta piazza sfruttando il traino del vecchio compagno di squadra Dani Pedrosa, iscritto al GP con una wild card. Il trentottenne di Sabadell sta battezzando il nuovo telaio in carbonio di Ktm ed è addirittura terzo nella tabella cronometrica. Sta, insomma, ripetendo quanto di buono mostrato in primavera, nella comparsata di Jerez de la Frontera.

Il grande assente dalla top-ten è l’eroe del Montmelò, Aleix Espargarò, vittima di una caduta proprio durante la fase più calda del turno qualificante al Q2. Il trentaquattrenne catalano dovrà passare dal Q1, così come tutte le altre Honda e le due Yamaha. Questa dinamica, però, non fa più notizia se si guarda alle moto giapponesi. Anzi, la novità è trovarne una vicina al vertice.

Foto: Valerio Origo