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Ciclismo

Giro dell’Emilia 2023: sfida stellare sul San Luca, primo scontro stagionale tra Roglic e Pogacar

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Andrà in scena domani, sabato 30 settembre, l’edizione numero 106 del Giro dell’Emilia, una delle corse più prestigiose del calendario italiano del ciclismo su strada. Una vera e propria classica che, pur non essendo parte del circuito World Tour, non ha assolutamente niente da invidiare per storia, percorso e lista di partecipanti, alle corse più prestigiose della stagione.

Alla partenza di Carpi ci saranno infatti ben 17 dei 18 team che fanno parte del World Tour, ed ognuno di loro porterà una formazione di primissimo livello. I protagonisti più attesi saranno ovviamente Tadej Pogacar e Primoz Roglic che per la prima volta si scontreranno in corsa in questa stagione. Il primo non ha mai vinto questa corsa, mentre il secondo ha già due “mortadelle” in bacheca. Sembra una battuta ma non lo è, in palio la corsa emiliana mette sempre una bella forma del pregiato insaccato.

Enric Mas, vincitore dello scorso anno, sarà il punto di riferimento della Movistar, nonostante quest’anno la condizione non sembri la stessa del 2022. Tra i candidati al successo anche Michael Woods, due volte sul podio, ma attenzione anche a Simon Yates e Julian Alaphilippe. Formazione di alto livello per la EF, come sempre a trazione sudamericana con Uran, Carapaz e Chaves, diverse chance anche per la BORA:  Vlasov, Higuita e Kämna possono dire la loro. Occhio anche alla INEOS con Carlos Rodriguez e Pavel Sivakov, senza dimenticare le “seconde linee” di lusso del Team UAE come Adam Yates e Juan Ayuso.

Dopo un Giro di Lussemburgo in ombra, vuole ripartire anche Giulio Ciccone, che farà da punto di riferimento per la formazione della Lidl Trek. L’abruzzese è forse l’unico azzurro che può concretamente sperare di giocarsi il successo, a meno di sorprese portata da uomini come Andrea Piccolo, Filippo Zana o Andrea Bagioli.

Il percorso, lungo 204.1 km, presenterà una salita inedita poco oltre la metà, quella del Monte Nonascoso: un’ascesa di 5.9 km al 7.1% che non farà la differenza ma selezione. Il punto focale della corsa, inevitabilmente, sarà l’ascesa verso il Santuario della Madonna di San Luca a Bologna. Una salita iconica per durezza, con i suoi 2100 metri al 9,4%, e per bellezza, con il famoso portico che accompagnerà i corridori sul lato destro della strada. Passaggio sulla linea del traguardo, breve discesa ed altro strappo di 1200 metri per poi scendere e ricominciare il circuito, fino al quinto e decisivo passaggio.

Foto: LaPresse